Quel che è successo a destra è un terremoto, il pdl non esiste più. Esistono Berlusconi con il suo partito e ancora con un notevole seguito, la Lega, Fini in cerca di collocazione che spazia a tutto campo, Casini e Rutelli che cercano di riorganizzare il Centro. Insomma tutto si muove. Importa tutto sommato meno sapere se le elezioni saranno a dicembre o a marzo...certo presto ci saranno. E sarebbe meglio con una nuova legge elettorale ma non credo che ne berlusconi ne la lega daranno assenso per farla e siccome ci vuole una maggioranza qualificata la vedo un pò dura. Così come ritengo difficle che si possa formare un governo solo per fare la legge elettorale, intanto perchè ci vuole un anno a fare una legge nuova, e in quell anno quel governo tecnico o istituzionale che dir si voglia governerà poi anche l economia e la scuola e la politica estera e tutto quanto.
Sul versante opposto il pd ha messo sul tavolo tante formule e pochi contenuti, l'alleanza democratica aperta a tutti per cacciare berlusconi, il nuovo ulivo come ipotesi eventuale con la quale presentarsi alle elezioni. Non credo si possa rispondere a quel terremoto in atto a destra con proposte di normale amministrazione e formule un pò vuote e un pò troppo antiche, senza capire che l alternativa riparte prima di tutto dalla individuazione di alcuni temi e terreni programmatici chiari che ci rendano percepibili come alternativi alle destre,senza capire che quel che è accaduto apre un altra pagina che va scritta con altri linguaggi, con altre pratiche politiche, e con altri protagonisti.
Detto questo e che molto di quel che accade nel palazzo Sel non può per ora influenzarlo più di tanto perchè siamo ancora una piccola formazione proverei a vedere su che cosa invece noi possiamo incidere e molto da subito.
E spero che questa consapevolezza cresca anche tra noi, perchè a volte non la sento così presente.
Noi crediamo che per rifare un centrosinistra che possa vincere le elezioni si debba cambiare tanto, quasi tutto.E che tutte le forze che lo componevano debbano rimettersi in discussione alla radice.Ecco perchè non ci convince la proposta del Nuovo Ulivo di assemblare sigle sempre le stesse senza aprire un cantiere programmatico e politico che definisca i contenuti di una alternativa alle destre in materia di pace e politica estera, di lavoro economia e sviluppo sostenibile, di scuola e formazione, di laicità e diritti civili , di energia e di beni comuni, di legalità e di solidarietà, di unità tra nord e sud. E che all'apertura di questo cantiere si vada in fretta e con la proposta chiara e definita nel tempo di fare le primarie per individuare una leadership capace di interpretare quei contenuti.
Sel ha dei contenuti da proporre e una risorsa umana e politica come Vendola e intende fare la sua parte fino in fondo.
Noi non abbiamo il mito delle primarie, noi ragioniamo sulla realtà e diciamo che oggi solo attraverso le primarie possiamo riportare alla partecipazione politica e al voto milioni di elettori di sinistra e democratici che non sanno più dove sbattere la testa. Un cantiere dell'alternativa che individui contenuti e leadership può ridare fiducia e riportare passione e impegno. Certo ci vuole generosità e bisogna abbandonare tutti qualsiasi pretesa di autosufficienza. Ma il partito più grande dell'opposizione , il pd, è quello che deve averne di più di generosità e deve dimostrarla anche in fretta.
Mentre a destra tutto si muove non possiamo restare fermi.
Fulvia Bandoli
Nessun commento:
Posta un commento