Depositate le firme per la legge sull'efficienza energetica e le rinnovabili

Centomila firme raccolte, oltre 80.000 autenticate e certificate, sono state depositate oggi alla Camera dei Deputati .

Per l’efficienza energetica, per le fonti rinnovabili e la salvaguardia del clima, per il No al nucleare.

E’ nata così una legge di iniziativa popolare che il Parlamento dovrà mettere all’ordine del giorno dei suoi lavori.

Questo è lo straordinario risultato di una campagna promossa dalle associazioni ambientaliste nazionali come Legambiente, WWF, Greenpeace, Forum Ambientalista e altre, insieme a tanti comitati locali.

All’iniziativa hanno contribuito in modo significativo la CGIL, la FIOM, la Fp-CGIL,lo Spi-CGIL, l’Arci, insieme a un importante arco di forze politiche, i Verdi, la Federazione della Sinistra, Alternativa, Sinistra Ecologia Libertà, Ecodem, Italia dei Valori, Giovani del PD e altri.

Su queste basi il Comitato Promotore convoca per il 22 gennaio un’assemblea nazionale – alla quale prenderanno parte i rappresentanti di tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta delle firme. Obiettivo: premere con una vasta gamma di iniziative perché la proposta sia portata immediatamente all’esame parlamentare, ascoltando la richiesta dei cittadini..

Occorre urgentemente un piano energetico nazionale. Occorre investire nel risparmio energetico e nell’uso delle rinnovabili. Il nucleare non serve, è più costoso, è pericoloso per la salute e per l’ambiente, compromette il futuro, impedisce il decollo di un impegno industriale verso le rinnovabili e l’efficienza energetica. La lobby affaristica del nucleare vuole mettere il paese di fronte a fatti compiuti, mentre pende il ricorso al referendum abrogativo della legge 99/2009. Si chiede al Governo di sospendere ogni iniziativa sul nucleare in attesa del voto degli italiani.

La Coordinatrice federale Paola Manzini sui rapporti di maggioranza in Provincia e Comune.

In relazione alle notizie di stampa inerenti un probabile voto a favore - sul Bilancio della Provincia - da parte dell'Udc e che tale fatto possa influire in termini analoghi sul Bilancio del Comune di Modena, riteniamo di dover precisare che - nel corso dei recenti incontri avuti con le Amministrazioni di Provincia e Comune in ordine ai rispettivi Bilanci - a noi di Sinistra Ecologia Libertà non è stata prospettata, in nessun modo, una possibile modifica delle attuali maggioranze politiche.
Non possiamo impedire che una forza politica di opposizione (l'Udc) esprima un voto favorevole su atti amministrativi quali il Bilancio, ma se ciò dovesse assumere il carattere di una prova generale per l'allargamento della maggioranza senza un preventivo confronto tra le forze politiche dell'attuale maggioranza, ciò pregiudicherebbe la conferma di Sinistra Ecologia Libertà nella maggioranza politica che ha vinto le elezioni.
Abbiamo ripetutamente espresso la nostra insoddisfazione, di metodo e di merito, circa la costruzione e la predisposizione dei Bilanci senza l'attivazione di adeguati percorsi che andassero incontro alle domande di partecipazione democratica e di risposta politica - non solo congiunturale - nei confronti della crisi economico-sociale. L'iniziativa che adesso sollecitiamo, con urgenza, è quella di concludere rapidamente il percorso di confronto avviato, per disporre di proposte definite su cui poter esprimere un giudizio chiaro e trasparente ed intervenire.

Paola Manzini

Coordinatrice federale Sinistra Ecologia Libertà Modena

Approvato in Consiglio Comunale di Reggio Emilia odg su moratoria privatizzazioni

Lunedì 20 dicembre il Consiglio Comunale di Reggio Emilia ha finalmente sancito, attraverso l’approvazione di un odg presentato dai gruppi di maggioranza e il M5S, l’importanza dell’espressione del voto popolare sui referendum riguardanti la legge che privatizza i Servizi Idrici Integrati (la gestione dell’Acqua), il cosiddetto “Decreto Ronchi”.

Sinistra Ecologia Libertà ha condiviso con il movimento per l’acqua,  con molte forze politiche un importante documento in cui si afferma che, finché non saranno svolti i referendum (richiesti da 1.400.000 cittadini italiani di cui 110.000 emiliano-romagnoli e 14.000 reggiani), non si dovrà procedere alle privatizzazioni delle gestioni e alle vendite di azioni a privati e non dovranno essere soppressi gli A.ATO (Autorità degli Ambiti Territoriali Ottimali).

La battaglia per l’acqua pubblica è una battaglia di civiltà, per la tutela e l’accesso universale a un bene comune (così come sancito dall’Assemblea delle Nazioni Unite). Concetti incompatibili con ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita.

Con i referendum si è messa in discussione tutta la normativa attualmente vigente in tema di gestione del servizio idrico, a partire dal “decreto Ronchi” che ne vuole rendere definitiva la privatizzazione, ponendo un’imprescindibile questione di democrazia: le decisioni riguardanti la gestione di un bene essenziale alla vita non possono essere delegate ad alcuno, ma devono appartenere a tutti.

Questo atto rappresenta un primo passo verso una gestione democratica e partecipata che deve vedere tutti gli Enti Locali in prima fila per garantire il rispetto e la tutela di un vitale bene comune.

Sinistra Ecologia Libertà, da sempre partecipe e attenta alle istanze dei movimenti per l’acqua pubblica, esprime tutta la propria soddisfazione per l’approvazione dell’odg del Consiglio Comunale, rimarcando l’assoluta necessità di iniziare un percorso condiviso e competente con tutte le forze politiche, i comitati, le associazioni e i cittadini.

E’ inoltre importante affermare che, in caso di elezioni anticipate, la scadenza referendaria, attualmente prevista per la primavera 2011, verrebbe posticipata di un anno.

Aderiamo quindi all’appello dei Movimenti per l’Acqua Pubblica sollecitando tutte le forze politiche presenti in Parlamento che approvino al più presto un provvedimento di deroga a quanto previsto dalla Legge 352/1970, in modo da poter svolgere i referendum entro il 2011 (come è accaduto per il referendum sul nucleare del 1987).

Sinistra Ecologia Libertà
Federazione di Reggio Emilia

Auguri di buone feste

Finisce l’anno e cominciano i riti degli auguri, una volta era il momento in cui si scrivevano cartoline o bigliettini luccicanti, con capanne di Betlemme, o stelle comete, con bambini Gesù in una mangiatoia, o in una grotta o in braccio a una Madonna felice, dove Re Magi inginocchiati donavano omaggi al Redentore, seguiti da una schiera di pastorelli, il tutto segnato da questi brillantini color oro o argento che si spargevano per casa, era anche un momento di riflessione su un anno passato.
Era il momento in cui si cominciava a vedere qualche ginepro che veniva approntato per diventare un albero di Natale e il profumo del periodo era quello del mandarino.

Come allora anche oggi in Palestina sarebbe difficile trovare in mezzo alle macerie delle case distrutte da raid o ruspe un posto dove partorire e la Madonna forse dovrebbe cercare di nuovo una grotta o una capanna, sapendo che difficilmente ci sarebbero Re Magi a portare doni , e pastori a donare agnelli.
I biglietti luccicanti non esistono più , i mandarini ci sono ormai tutto l’anno, e gli alberi sono sintetici ma almeno si risparmiano alberi veri.
I panettoni e le luminarie cominciano ai primi di novembre, e ormai gli auguri si mandano per sms, o mail.
E così, visto l’imminenza del Natale anch’io mi unisco ai più per mandarvi un augurio.
Quest’anno vuole essere un augurio un po’ particolare.

Un augurio a chi in questo 2010, che doveva essere l’anno della ripresa, ha perso il lavoro, affinchè nel 2011 le cose possano andare un po’ meglio e magari ritrovarlo.
Un augurio a chi è in cassa integrazione o in mobilità , e le luci dei centri commerciali e i panettoni rendono questo Natale per loro e per le loro famiglie  più triste.
Un augurio a chi sta difendendo il posto di lavoro dall’alto delle ciminiere, giorno e notte, nonostante il freddo, la pioggia, la neve.
Un augurio agli operai di Pomigliano, di Mirafiori, di Melfi, perché nonostante tutto, stanno cercando di ridare dignità alla parola “LAVORO”.
Un augurio alle operaie e agli operai dell’OMSA, che sono rimasti disoccupati, non per mancanza di lavoro, ma per delocalizzazione.
Un augurio a chi tutti giorni affronta il lavoro, con tanti rischi, perché la sicurezza costa e se si fa sicurezza non si è competitivi.
Un augurio a coloro che nelle fabbriche, nei cantieri e negli uffici, tutti i giorni nonostante siano mal pagati e offesi nei loro diritti, continuano  a creare le condizioni per un futuro per il nostro Paese.
Un augurio a tutti i “migranti”,  che ci fanno comodo per fare i badanti, lavorare nelle campagne o nelle aziende, nei lavori più umili e pericolosi con pochi costi, ma poi li vorremmo “invisibili”, e sono costretti per far sentire la loro voce a salire sulle gru.
Un augurio a tutti gli studenti che in nome della ricerca , della cultura  e dello studio  vogliono prendersi  il loro futuro, e diventare determinanti per la società .
Un augurio ai professori, ricercatori , insegnanti, precari della scuola affinchè la loro lotta possa costituire le basi per una scuola nuova, pubblica e laica.
Un augurio a  precari, studenti, lavoratori che da settimane stanno sui tetti, perché di lassù il mondo ha un’altra prospettiva e forse solo così, in un mondo  appiattito, hanno visibilità e voce.
Un augurio a tutti i precari o detentori di uno di quei 40 o più tipi di  contratti che esistono nel mondo del lavoro oggi, e li rendono “invisibili” non solo all’interno del mondo del lavoro, ma anche nelle statistiche di disoccupazione  e per  gli ammortizzatori sociali.
Un augurio all’Italia migliore che da settimane sta nelle piazze a manifestare per il lavoro, lo studio, il futuro, dove finalmente dopo decenni tornano a incontrarsi studenti, lavoratori, precari, generazioni diverse con un racconto comune.
Un augurio a chi vuole che l’ambiente abbia un valore diverso da quello di una discarica, di un’urbanizzazione selvaggia, di uno scempio continuo, in nome di un finto progresso,  e si batte perché da una concezione diversa dell’ambiente possa crescere  uno sviluppo diverso.
Un augurio a chi ha voglia di cambiare questo mondo in mano alle multinazionali e alla finanza a cui non interessa se ci sono milioni di persone che tutti gli anni muoiono  di fame o perché mancano di acqua potabile, e che in nome del profitto stanno portando miseria in tutto il mondo.
Un augurio a coloro che si stanno battendo affinchè l’acqua rimanga un bene pubblico, non privatizzabile.
Un augurio a coloro che si battono per la difesa della Costituzione, perché anche questo è un modo per ricordare il sacrificio di tanti, giovani e meno, che per riscattarci dal ventennio fascista diedero la vita scegliendo il movimento partigiano, per conquistare la libertà, l’uguaglianza e la dignità di Persone.
Un augurio a coloro che quotidianamente si battono perché la Costituzione conquistata e difesa possa essere finalmente realizzata.
Un augurio affinchè le missioni di pace non debbano più risolversi con carri armati o aerei militari
Un augurio a coloro che hanno capito che 13 miliardi di euro per l’acquisto  di caccia militari se investiti in ricerca, in cultura, in welfare possono essere l’inizio di un mondo di pace.
Un augurio perché tutti possiamo capire che gli occhi di un bambino Pachistano che ha perso tutto,casa ,famiglia,  futuro, nelle inondazioni del suo villaggio sono uguali a quelli dei nostri figli.
Un augurio a coloro che quotidianamente si battono per far prevalere la legalità contro le criminalità.
Un augurio a tutti i cittadini di Pollica , reali e virtuali, perché gli insegnamenti di Angelo Vassallo possano trovare terreno fertile anche altrove.
Un augurio a chi amministra la cosa pubblica sentendosi al servizio dei cittadini.
Un augurio a tutti quei giovani che hanno voglia di impegnarsi in politica, una politica fatta di passione   e servizio, per costruire una società migliore in maniera attiva e non delegando altri.
Un augurio a SEL affinchè , non sia la sinistra dei palazzi, ma sia la sinistra della gente, che possa essere una sinistra nuova costruita dal basso e sia al  fianco di chi lotta e spera in un futuro migliore.
Infine un augurio ai compagni e agli amici del nostro circolo, e alle tante persone che ci hanno accompagnato in questo 2010, per rendere possibili le iniziative che abbiamo organizzato nella speranza che nel 2011 si possa fare ancora di più e meglio.
Un  augurio, in fondo,  a tutti gli uomini di buona volontà, affinchè il Natale possa ritrovare  la sua vera essenza, e le persone possano essere veramente più felici,  in un mondo più giusto, dove il lavoro, la pace, la libertà, l’uguaglianza, la dignità, i diritti, possano essere dei valori acquisiti.

Un augurio a te, perché insieme possiamo continuare un cammino comune.
Buon cammino !!!!!!!!!!


Francesco Rivola
portavoce SEL Valle del Senio

il rosso più verde che c'è. n°1 dicembre 2010


Questo è il primo numero del foglio di informazione sulla mia attività in Consiglio Regionale. leggi il periodico (link)

Ho infatti pensato di adottare anche questo strumento per promuovere una maggiore informazione sul lavoro che sto portando avanti e per raccogliere i vostri pareri e suggerimenti, per me veramente preziosi.

Vi ringrazio per la vostra attenzione e vi auguro di cuore un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo.

Un abbraccio,
Gian Guido Naldi
Consigliere Regionale SEL-Verdi

Le primarie sono sempre una vittoria

Le Primarie sono oggi uno strumento importante, illuminano la scena politica di una platea che si mantiene sovrana. Anche a Ravenna, sono state un buon veicolo di partecipazione e di confronto sulle idee da mettere in campo, in un dialogo con la cittadinanza che ha portato nuovi stimoli.
Le primarie sono sempre una vittoria, sia quando si arriva primi, come a Milano, sia quando non succede, come a Ravenna, e ora attendiamo di poter scegliere con questa modalità anche il leader che dovrà sfidare Berlusconi, sperando che questo avvenga il più presto possibile.

Non possiamo che congratularci con Claudio Casadio per il risultato ottenuto, auspicando di cominciare al più presto il confronto programmatico, a cui le primarie hanno già dato molto.

Allo stesso modo non possiamo che essere felici per la prova di Valentina Morigi, che si è confermata in queste settimane di campagna una risorsa insostituibile per tutto il centrosinistra ravennate, nonostante avesse alle spalle un partito giovane.

Al di là delle appartenenze partitiche, gli elettori hanno premiato la solidità di Casadio, ma anche incoraggiato una spinta al cambiamento, attraverso il voto alle candidate più impegnate sul fronte della tutela ambientale e dei diritti.

Allo stesso tempo, il risultato del partito repubblicano dimostra quanto sia ormai troppo tirata la corda di un partito che vota la fiducia al governo il 14 dicembre e partecipa il 19 alle primarie del centrosinistra ravennate.

Sinistra Ecologia Libertà Ravenna

Grazie a tutti

Il risultato ottenuto alle primarie di ieri da Valentina Morigi è un importante punto di partenza per il nostro partito anche in questa Provincia, dove a fatica ci stiamo strutturando e dove in diversi comuni siamo ancora assenti dal punto di vista organizzativo.

Credo che il risultato ottenuto non possa far altro che farci spingere sull’accelleratore dell’organizzazione affinchè riusciamo a radicarci capillarmente nella nostra Provincia.

Penso che il grande lavoro fatto da Valentina in questo periodo e affiancato da SEL, ci abbia permesso di farci conoscere e quindi di porre le basi per allargare i nostri consensi nella tornata elettorale della prossima primavera.

A livello provinciale Valentina Morigi ha raccolto il 6.6 % con 1030 voti, a Ravenna ha sfiorato il 10% dei voti, e qui è stato premiato il lavoro che Valentina svolge in consiglio comunale da 10 anni, dove grazie al suo impegno e alle sue proposte ha ottenuto un buon risultato.

Mi soffermo poi sui risultati dei nostri comuni Casola e Riolo.
A Casola Valentina ha superato il 10% e Riolo ha sfiorato il 20% confermando in questa nostra realtà i risultati migliori.

Un ringraziamento va a coloro che ci hanno votato avendo avuto fiducia delle nostre proposte, e naturalmente a Valentina Morigi, per la disponibilità a spendersi per Sinistra Ecologia Libertà, per fare si che le proposte del nostro partito, sui vari temi di gestione e sviluppo del territorio provinciale abbiano avuto possibilità di circuitare fuori dai nostri circoli.

Ma un ringraziamento particolare lo voglio fare ai componenti del nostro circolo, SEL valle del Senio, per il lavoro fatto in queste settimane, è stato un lavoro importante e capillare che ci ha permesso di raggiungere dei buoni risultati pur tra molte difficoltà, anche meteorologiche, e questo ci deve servire da stimolo per il lavoro dei prossimi mesi, sicuramente le elezioni provinciali in primavera, ma non escluderei nemmeno le elezioni politiche a breve.

Ora prendiamoci qualche giorno di riposo per ricominciare la nostra attività a gennaio.

A tutte/i un augurio di buone feste.

Francesco Rivola
Portavoce SEL valle del Senio

Claudio Casadio vince le PRIMARIE del Centro-Sinistra per la candidatura a Presidente della Provincia di Ravenna

I votanti  che si sono presentati domenica 19 dicembre ai seggi per le Primarie sono stati n° 15.668, di cui:
Voti validi n° 15.611
Schede bianche n° 32
Schede nulle n° 25

Claudio Casadio ha ottenuto n° 10.370 voti, pari al 66,43%
Serena Fagnocchi ha ottenuto n° 3.415 voti,  pari al 21,88%
Valentina Morigi ha ottenuto n° 1.030 voti, pari al 6,60%
Luisa Babini ha ottenuto n° 796 voti, pari al 5,10%

Un grande "in bocca al lupo" a Claudio Casadio che rappresenterà il Centro-Sinistra alle prossime Elezioni Provinciali di Ravenna ed un grandissimo abbraccio e ringraziamento a Valentina Morigi che con coraggio e passione ci ha rappresentati.

SEL Valle del Senio

E' stato un bel viaggio

La mia campagna è partita dalla Darsena di Ravenna, in una Piazza dedicata ai Partigiani e alla Resistenza, ed ha toccato tutti i territori, dalla collina, al mare, passando per le campagne e per i centri storici della nostra Provincia. Ho trovato il supporto delle compagne e dei compagni dei Circoli di Sinistra Ecologia e Libertà, che si sono prodigati in volantinaggi, iniziative pubbliche, cene di autofinanziamento, e ho trovato il supporto anche di tanti uomini e donne che non conoscevo, e che hanno deciso di sostenermi perché convinti delle mie proposte per governare la Provincia di Ravenna.

Ho costruito il programma incontrando i cittadini nei tre comprensori della Provincia, perché fosse di sinistra non solo nel contenuto, ma anche nel metodo. E ho parlato di lavoro, di welfare, di beni comuni, di ambiente, di giustizia sociale, di partecipazione, pace e democrazia, di cultura e della necessità di condividere e costruire insieme una nuova idea di futuro. Ho visitato il carcere, ho incontrato i volontari del “Villaggio Globale”, i “Giuristi Democratici”, le associazioni femminili, quelle culturali, quelle di categoria e degli studenti universitari. E’ stato un gran bel viaggio, e visto che domani è il giorno del voto per le Primarie, ho deciso di dirvelo oggi, per non incorrere nell’equivoco della liturgia post-voto: grazie a tutte e a tutti per avermi supportata (a qualcuno dico grazie per avermi anche sopportata!).

Il motto zapatista “Caminar preguntando”, ci parla di una marcia collettiva, della necessità di andare avanti, di “camminare, domandando”. Ed è avanti che dobbiamo andare, perché con le Primarie non finisce il nostro percorso, ma continua. Se questo viaggio avrà risvegliato il desiderio dell’impegno politico e civile per il nostro territorio, la voglia di partecipare da attori, e non da spettatori, se sapremo essere comunità politica che condivide e pratica un sogno di cambiamento, allora questo viaggio è il NOSTRO viaggio.

Come direbbe Nichi Vendola (ho incontrato anche lui!), Buon cammino.

Valentina Morigi

Il tuo voto VALE scegli MORIGI


car* tutt*,
la campagna per le Primarie volge al termine e Domenica 19 si voterà per scegliere chi sarà la/il candidat* alla Presidenza della Provincia di Ravenna per il centro sinistra. Vi ricordo che si vota dalle 8 alle 20.00, presso i seggi allestiti in tutta la Provincia.
(elenco completo del seggi).

Abbiamo scelto di partecipare a questa competizione, convinti di poter aggiungere temi e proposte forti e più incisive di quelle portate avanti dagli altri candidati. Abbiamo scelto di candidare Valentina Morigi per la sua capacità, per la sua energia e per la sua riconosciuta competenza. Abbiamo costruito insieme a tutte e tutti color che hanno voluto un programma dettagliato attraverso un bel percorso partecipato.
Credo che queste scelte ci abbiano dato ragione a giudicare dagli attestati di stima che Valentina ha ricevuto dopo ogni dibattito o iniziativa, e dalle dichiarazioni di voto a suo sostegno.

E' stata una campagna elettorale per noi molto intensa, con incontri e dibattiti calendarizzati quotidianamente per cercare di raggiungere e coinvolgere il più persone possibile. E proprio questo percorso, che ha riattivato molte energie è già un primo successo e ci invita a continuare nella ricerca e nel coinvolgimento.

Credo che anche gli ultimi avvenimenti politici a livello nazionale dimostrino che la chiarezza, nelle idee e nelle scelte, sia l'unico elemento che può produrre un cambiamento. Il successo di Nichi Vendola in Puglia lo dimostra, la vittoria di Pisapia a Milano e i consensi che sta ricevendo la Frascaroli a Bologna lo dimostrano. Oggi possiamo dimostrare che anche i nostri territori vogliono cambiare.

Domenica è importante che ognuna e ognuno che si riconosca nelle proposte di SEL e nelle proposte di Valentina Morigi voti e sia impegnat* a far votare più persone possibile. Le primarie possono essere un grande strumento di partecipazione, certo, dipende da tutt* noi.

Fabrizio Amici
Sinistra Ecologia Libertà
Ravenna

Primarie istruzioni per l'Uso

Si vota Domenica 19 Dicembre dalle ore 08:00 alle ore 20:00

Perchè si vota
Domenica 19 Dicembre 2010 si vota per scegliere il Candidato del Centrosinistra alla carica di Presidente della Provincia di Ravenna in vista delle elezioni provinciali della prossima primavera. Chi vota Il 19 Dicembre possono votare tutti i residenti della Provincia di Ravenna che hanno compiuto i 17 anni di età, se cittadini italiani, cittadini dell’Unione Europea oppure cittadini di altri Paesi in possesso di regolare permesso di soggiorno ed iscritti ad uno dei Partiti promotori della primarie.

Come si vota

Domenica 19 Dicembre 2010 si vota dalle 8,00 alle 20,00. Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità e la tessera elettorale (per i diciassettenni e i cittadini di altri Paesi è sufficiente il documento d’identità). Per votare occorre dichiarare di essere elettrice/elettore del Centrosinistra, firmando al seggio sull’apposito registro e versare almeno 2 Euro quale contributo alle spese sostenute dalla coalizione. Ogni elettore riceverà una scheda recante i nomi dei quattro candidati: Luisa Babini, Claudio Casadio, Serena Fagnocchi e Valentina Morigi.
Il voto si esprime apponendo un unico segno sul nome del candidato prescelto.



Dove si vota
Ad ogni seggio delle primarie sono associate una o più sezioni elettorali. Controlla sulla tua tessera elettorale a quale sezione elettorale appartieni e ricerca nell’apposito elenco dei seggi a quale luogo di voto è associata la tua sezione elettorale. I diciassettenni votano nel seggio dei/l genitori/e con cui vivono, mentre i cittadini di altri Paesi nel seggio più vicino alla loro via di residenza.
Sicuramente c’è un seggio anche nel tuo Comune e vicino a casa tua!

scarica l'elenco completo dei seggi
http://www.valentinamorigi.org/it/home

Per il bene comune i corrotti restituiscano ciò che hanno rubato



La corruzione minaccia il prestigio e la credibilità delle istituzioni, inquina e distorce gravemente l'economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica. Per questo motivo vogliono raccogliere un milione e mezzo di cartoline da inviare al Presidente Napolitano per chiedergli di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l'uso sociale dei beni sottratti ai corrotti.

Ulteriori informazioni visitando questo LINK

IL PONTE dicembre 2010

Alcune informazioni sulla politica e le scelte Amministrative del Comune di Casola Valsenio. Dove SEL fa parte della coalizione CENTRO-SINISTRA UNITI PER CASOLA ed è rappresentata sia in Consiglio Comunale che in Giunta.


Quelle porte chiuse

C’è una cosa che in questi giorni mi indigna e non poco, e sono quelle porte chiuse della Camera dei Deputati.
In un Italia sempre più in ginocchio,dal punto di vista dell’economia, delle prospettive per il futuro, della moralità, quelle porte chiuse, sono uno schiaffo in faccia  a quelle centinaia di migliaia di persone che stanno perdendo il posto di lavoro, a quei milioni di lavoratori che ogni giorno che passa vedono restringersi i loro “diritti “ e “ cinesizzarsi” sempre di più il loro rapporto all’interno degli stabilimenti, ai giovani che con uno scatto di orgoglio hanno occupato i monumenti più importanti delle nostre città, per  portare finalmente all’ordine del giorno, il loro futuro ma soprattutto il futuro di un Paese che senza cultura e ricerca non può avere prospettive.
Un urlo di rabbia  mi esce dalla gola.
Come può un Paese in queste condizioni, dove ci sarebbe bisogno da parte di una classe politica  e di un governo degni di questo nome, di mettere in campo tutte le energie  e le intelligenze possibili, per cercare di trovare una via d’uscita da questa crisi che morde sempre più le famiglie, i cittadini, i lavoratori, le persone, con atti legislativi che cerchino di alleviare le difficoltà e di cominciare, al di là della propaganda a contrastare questa crisi, ebbene come può in un momento di così grande difficoltà, una classe politica decidere di chiudere le porte della Camera di Montecitorio per una decina di giorni.

Già come può fare un simile obbrobrio.

Sono mesi che questo Paese nel bene e nel male non viene governato, sono mesi che i cittadini sono lasciati alla deriva, perché le priorità sono altre.

Già prima la villa di Montecarlo che dalla primavera a ottobre ha tenuto banco, poi Ruby e le altre e i “bunga bunga”, ma di atti politici che intervenissero per mitigare gli effetti della crisi nessuno.

E ora ci si trova con questa maggioranza (finiani compresi) che decide di chiudere la Camera per questioni prettamente di “maggioranza” e non ci occupa di niente fino al 14 dicembre, giorno del fatidico voto di fiducia al governo, per evitare di far crescere le tensioni interne alla maggioranza in attesa , ormai non si sa più di cosa, se di un governo di salute pubblica, di unità nazionale, di un governo che vada da Di  Pietro a Fini, ma guidato da un esponente del PDL, fino a udite , udite, un Berlusconi bis, o un governo dove Berlusconi fa il ministro ma decide lui chi fa il Presidente.

Già questi signori decidono che in un momento di simili difficoltà si possono prendere una settimana o più di ferie.
Già forse è meglio andare a fare la settimana bianca o riposarsi,  alle spalle dei cittadini.
Questa  è la  maggioranza di  destra che parla normalmente di flessibilità,  di produttività e di competitività nel confronto del mondo del lavoro, appecorinandosi ai diktat di Confindustria e Marchionni vari, ma poi risulta essere assai poco produttiva nel legiferare e prendere provvedimenti che non siano di stretto interesse personale di Qualcuno.

Certo ora aspettiamo con ansia il 14 dicembre, nel frattempo assistiamo impotenti alle manovre di compravendita di voti dai vari schieramenti, vorrei ricordare solo qualche settimana fa l’On Calearo  eletto nelle liste del PD voluto in quelle liste da Veltroni, è entrato nel Gruppo Misto, per poter votare la fiducia al governo, magari in cambio di un posto da ministro o sottosegretario.
E qui si vede la moralità di molti di questi rappresentanti del popolo.

Spero vivamente che il 14 dicembre crolli tutto questo sistema immorale  che è stato il berlusconismo e che finalmente l’Italia e gli Italiani abbiano uno scatto di orgoglio per tornare a riappropriarsi della politica nella sua forma più alta e per tornare ad essere partecipi nelle scelte del Paese e che sappiano in futuro eleggere dei rappresentanti che abbiano la capacità di non dover più chiudere le porte del “Palazzo”, ma sappiano affrontare i problemi come ogni cittadino è chiamato a fare.

PS. sarebbe giusto che in questa settimana di chiusura della Camera, non venisse pagata  l’indennità, e il  risparmio andasse a incrementare i fondi per la Cultura.

Francesco Rivola
portavoce SEL Valle del Senio

A Bologna eravamo in tanti

A Bologna eravamo in tanti, circa duemila, in un cinema suddivisi equamente in due sale.
Nichi Vendola però era solo in una, nell’altra c’era la proiezione di quello che accadeva nella sala accanto e questo è bastato per riempirla comunque. Ancor prima dei contenuti a stupirti sono le persone che ho di fronte, quelle che si accalcano le une sulle altre per vedere lo schermo. Non è un pubblico posticcio fatto di pullman organizzati dai partiti, sono singoli gruppetti di persone prevalentemente giovani che per una sera invece di andare al pub hanno deciso di ascoltare e di partecipare. Li ho visti arrivare, entrare alla spicciolata e prendere posto, molti sono dovuti anche tornare a casa perché le sale erano già piene mezzora prima che si iniziasse. Le nuove generazioni, come dice spesso Nichi, erano tutte lì ad ascoltarlo creando una sintonia perfetta, un pubblico di studenti, giovani lavoratori, uomini, donne e pensionati. Sono spettacoli rari per la politica ma confermano quello che già avevo potuto notare al congresso nazionale di SEL a Firenze.

Inizia la serata. Dopo i contributi introduttivi di Cathy La Torre (Coordinatrice di SEL Bologna) e di un rappresentante della fabbrica di Nichi è il turno di Amelia Frascaroli, la candidata sindaco appoggiata da SEL per le primarie di gennaio. Una donna seria che utilizza toni pacati senza mancare di determinazione, capace di riportare la politica fuori dal palazzo fino a casa sua nella quale incontra quotidianamente i cittadini e realizza interessanti incontri tematici per la scrittura del programma, creando collegamenti ed iterazioni in tempo reale sulla sua pagina facebook dove vengono postati dei ragionamenti ed ascoltati in diretta i commenti e i contributi dei cittadini via web. Un modo innovativo di porsi e di interfacciarsi con un numero sempre maggiore di persone.

Sono ormai le dieci quando, tra scroscianti applausi, la sala prende vita ed inizia a vibrare, sale in cattedra Nichi Vendola. 

Un discorso a tutto campo, complesso e con molti ragionamenti interessanti. Si parte dai tetti, perché dall’alto si ha una visione diversa di ciò che accade nel paese. Dall’alto dei monumenti, sopra le facoltà dove siedono gli studenti in protesta per ribadire che in tempo di crisi investire in cultura e formazione è indispensabile per evitare di entrare, dopo un Novecento fatto di grandi lotte e conquiste, in un nuovo secolo che è in realtà un ritorno all’Ottocento per quanto riguarda la precarietà della vita e del lavoro. Siamo la generazione “lavoro mai”, abituata al precariato e all’assenza di diritti. La riforma Gelmini rappresenta il colpo al cuore all’istruzione pubblica che avviene in contemporanea ai tagli alla cultura e ai crolli di Pompei. Per ricordarci quanto sia importante la cultura Vendola pone un quesito che ancora mi fa riflettere: che cosa sarebbe stata l’Italia afflitta del dopo guerra senza Vittorio De sica, Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini?
Poi si parla di rifiuti e di meridione, di Napoli, di discariche e di bambini che rischiano quotidianamente intossicazioni per il fetore che si accumula nelle strade. Si parla dell’inceneritore di Acerra costruito su una falda acquifera e che mai potrà funzionare correttamente, si parla di cicli dei rifiuti e di come devono essere fatte le discariche perché non è possibile chiamare con quel nome buchi nel terreno straboccanti di rifiuti e privi di qualsiasi altro impianto di lavorazione. Poi si parla di Bologna città che Nichi definisce depressa, da risollevare, serve aria nuova e una politica che esca dalle logiche di palazzo per tornare ad occupare le piazze, le strade e le case legandosi di nuovo con la gente. Ha detto queste ed altre cose Nichi, le ha dette in un intervento che è durato un ora e mezza e ha utilizzato il suo linguaggio quello che rappresenta la nuova narrazione, l’unica a mio avviso possibile per poter costruire le basi per un alternativa credibile al berlusconismo.
Per concludere, come al solito, ci ha augurato un “buon cammino”.

Gianluca Di Marzio
Circolo SEL Valle Del Senio

MORATORIA SUBITO - Lettera aperta ai Movimenti per l'Acqua

Acqua bene comune. Tre parole che insieme significano politica, nel suo migliore significato.
L’acqua bene primordiale, fonte di vita, valore senza prezzo. Bene comune perché di tutti indistintamente, indisponibile al volere proprietario di chiunque, sia esso Stato o privato.

Abbiamo vissuto strani, terribili anni, in cui è cambiato il significato delle parole, in cui tanto ci hanno raccontato che ogni cosa doveva avere un cartellino di proprietà da farlo sembrare un credo indiscutibile. Tutto è passato di mano, una e più volte, lasciando ogni volta più poveri tutti, tranne i pochi intenti ad arricchirsi.
Abbiamo così perduto il lavoro e la saggezza di intere generazioni, senza che la nostra avesse nemmeno la possibilità di conoscerli e condividerli.

Nessuno di noi sa esattamente quando anche l’acqua ha iniziato a non appartenerci. Qualcuno l’ha scoperto mentre venivano sigillati i tubi della propria casa, altri quando il livello della bolletta è diventato insostenibile.
Ma siamo tornati a pensare all’assurdo di essere privati del dono della pioggia, della ricchezza dei fiumi e delle sorgenti, e anche del valore di quei tubi metallici interrati con cura dai nostri nonni e genitori, promessa di un’Italia migliore.

Con il pensiero è tornato il desiderio di lottare, con lo scopo semplice di rimettere le cose dove dovrebbero stare.

E quindi le firme per la legge di iniziativa popolare, e poi per i referendum, e la manifestazione di questo 4 dicembre, per chiedere che il governo Berlusconi non osi infliggere l’ennesimo colpo alla democrazia, lasciando che le sue pessime leggi agiscano prima che il popolo possa esprimersi con un voto ottenuto da un milione di cittadini.

Sinistra Ecologia Libertà ha percorso questa strada con la naturalezza di chi riconosce il paesaggio della propria identità.
Siamo qui perché non potremmo proprio essere altrove, a batterci con i Comitati e a impegnarci con loro perché in ogni ambito della nostra pubblica amministrazione siano riconosciuti i principi alla base dei referendum.

Vogliamo che la risorsa idrica sia liberata per sempre dall’ingerenza dei privati, che si individuino forme di gestione rispettose del bene comune e non del profitto, che si cancelli il carattere di rilevanza economica, vero mostro etico e giuridico alla base dei guasti del presente.
Siamo partiti dall’acqua, ma camminando abbiamo scoperto che bene comune sono i trasporti, l’energia, la conoscenza. Bene comune oggi più che mai è il lavoro, che si vorrebbe invece sempre più scarso e privato, nella gestione e nella relazione.
Bene comune è la democrazia, se si vuole restituirle l’onore sottrattole da anni di appropriazione indebita berlusconiana.

Noi siamo qui, con l’Italia migliore, per riannodare la speranza capace di accendere il futuro.
Speriamo di essere con voi in questa impresa difficile eppure tanto necessaria.

Giovanni Paglia
Coordinatore regionale SEL E-R

Il consiglio comunale di Casola Valsenio dice no al nucleare e dichiara il proprio territorio "Comunità solare"

CASOLA VALSENIO - Nella seduta di sabato 27 novembre, il Consiglio comunale ha approvato con il voto favorevole del centrosinistra "Uniti per Casola" e il voto contrario del centrodestra (assente il consigliere della Lega Nord) un ordine del giorno presentato dal gruppo consigliare Uniti per Casola dedicato alla questione energetica e soprattutto alla contrarietà verso il nucleare.
L'ordine del giorno invita il sindaco e la giunta comunale ad esprimere una netta contrarietà al Governo riguardo allo sviluppo del nucleare in Italia, richiedere al più presto una Conferenza nazionale per l’energia che veda un forte coinvolgimento delle Regioni e del sistema degli enti locali e parallelamente chiedere al Governo l’esclusione dal Patto di stabilità di tutti gli investimenti che riguardano il risparmio, l’efficienza energetica e lo sviluppo delle rinnovabili e la proroga e futura graduale stabilizzazione delle agevolazioni fiscali (oggi note come detrazione del 55%) per investimenti di messa in efficienza energetica delle abitazioni.
Infine si chiede al Sindaco di dichiarare il proprio territorio “comunità solare” e quindi non disponibile ad ospitare impianti di produzione, di lavorazione o di smaltimento riconducibili alla tecnologia nucleare ma invece impegnato a sviluppare, così come previsto dal Piano energetico regionale, azioni concrete di implementazione di energie rinnovabili e di risparmio ed efficienza energetica.

Riccardo Isola
Ufficio Stampa Unione dei Comuni

SIRIO. Il Commissario deve rispettare le direttive Europee, anche a Natale.

"Il Commissario Cancellieri prima di ogni altra cosa dovrebbe rispettare le direttive europee e quindi non si capisce per quale ragione si debba aumentare la mobilità delle auto quando già sono 19 i giorni di superamento del limite di tutela della salute stabilito dall’Unione Europea. La Centralina di San Felice ci dice che sono già 54 i giorni in cui sono stati superati i limiti per le pm10, 19 in più di quelli previsti dalla legge". Questo il commento di Ugo Mazza, dell'esecutivo di SEL Bologna, alla scelta del commissario Anna Maria Cancellieri di spegnere Sirio per favorire lo shopping natalizio.

"Il Commissario, come Primo Cittadino, ha innanzitutto il dovere di tutelare la salute dei cittadini, tutti gli altri interessi, vengono dopo. Credo che di fronte a questi dati andrebbe ridotto l’uso dell’auto, agevolando il ricorso a bus e treni locali per gli spostamenti. Speriamo che la Commissaria ascolti anche gli esperti sanitari e ambientali prima di prendere decisioni così pericolose per salute dei cittadini".

SEL Bologna

Incontro pubblico a Castel Bolognese in previsione delle primarie per la Provincia di Ravenna

VENERDÍ 3 DICEMBRE ORE 21
presso il Centro Sociale di Castelbolognese in via Umberto 1° angolo via Emilia

la redazione de IL CASTELLO in collaborazione con Sinistra Ecologia e Libertà organizza un dibattito con Valentina Morigi candidata alle primarie della coalizione di Centro-Sinistra per la scelta del candidato a Presidente della Provincia di Ravenna

Dopo il successo di Nicki Vendola in Puglia, dopo la vittoria del candidato della sinistra Giuliano Pisapia alle primarie di Milano, mentre a Bologna crescono i consensi attorno ad Amelia Frascaroli, nostra candidata alle primarie per il sindaco, ci prepariamo alle primarie di Centro-Sinistra del 19 dicembre per la scelta del candidato a Presidente della Provincia di Ravenna.

Discuteremo con Valentina Morigi della situazione politica e dei temi del lavoro, dell’ambiente, del territorio sia a livello provinciale che nazionale.

Il Manifesto rischia di morire! Due iniziative a Modena e Carpi

Il Manifesto rischia di morire per gli attacchi del Governo all'editoria. Il nostro Paese ha bisogno di voci libere, critiche e indipendenti: aiutiamo Il Manifesto!

A Modena e Carpi, venerdì e sabato due iniziative a sostegno.

Venerdì 3 dicembre alle ore 20.30 a Modena presso la Camera del Lavoro, P.zza Cittadella 36
DIRITTI INALIENABILI E DIFESA DEI BENI COMUNI

dibattito con:Loris Campetti (giornalista del Manifesto)
Maurizio Landini (Segretario nazionale FIOM-CGIL)
Donato Pivanti (Segretario Provinciale CGIL Modena)
Marco Bersani (Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua)

Sabato 4 dicembre ore 20.00  a Carpi presso il  circolo ARCI Cabassi di Carpi (MO)

CENA DI SOLIDARIETA'Prezzo 20.00 €
per prenotazioni telefonare a Beniamino 335 6882173 - Gianni 320 6446053

SEL Modena

All'Osteria della Sghisa, inziativa di SEL Faenza

Domenica prossima, 5 DICEMBRE 2010, dalle ore 12.00, presso l'Osteria della Sghisa, inziativa di SEL Faenza, con Grazia Francescato e Martino Albonetti per presentare e sostenere la candidatura di Valentina Morigi.
All'iniziativa è associato buffet di sottoscrizione per aderire contattare Gigliola (3392223507 - gigliola@eco-istituto.com) oppure Raffaele (3488251694 - rafmorani@libero.it)

Il Tempo dell'Acqua è il Tempo della Democrazia

Sabato 4 dicembre ci sarà la Manifestazione Regionale a Bologna per chiedere la moratoria sul Decreto Ronchi. E' possibile ancora partecipare e prenotarsi.


Cliccando sull'immagine troverai TUTTI i riferimenti

PARTECIPATE NUMEROSI!
 Il Consiglio Operativo
Comitato Acqua Pubblica Faenza e Comprensorio

1° Dicembre, giornata mondiale per la lotta contro l'AIDS


E' già abbastanza triste che la gente muoia a causa dell'Aids, ma nessuno dovrebbe morire a causa dell'ignoranza.
Elizabeth Taylor

La protesta è uno squarcio di luce

Che cosa è il berlusconismo?
E’ il  disinvolto e cinico capovolgimento  della realtà, spesso aiutato dal controllo dei media. E’ quello che sta avvenendo in questi giorni con la legge Gelmini.
I ricercatori e gli scienzati salgono sui tetti con i loro miserabili stipendi ed eccoli diventare in un improvviso paradosso, i baroni dell’universita’ italiana.
Badate bene, per la Gelmini e il governo i ricercatori  sono i baroni, non coloro che pensavano o che stanno pensando in qualche ateneo del Nord di concedere la laurea ad honorem al ministro Bossi (non si sa bene peraltro, in base a quale merito scientifico).

La Gelmini insieme a Tremonti annuncia in pompa magna che presto arriverà un miliardo di euro per le università. E i fondi del finanziamento ordinario del 2010 quando arriveranno negli atenei italiani?
Avete capito bene: non parlo dei fondi per il 2011, ma di quelli del 2010 che a dicembre di quest’anno non sono stati ancora ripartiti e inviati agli atenei. Una vicenda di un’enormità clamorosa, nel silenzio generale.

La Gelmini denuncia ai quattro venti che nell’università italiana si spreca. Che esistono ben 95 università, ci sono (o meglio c’erano) più di 320 sedi distaccate (spesso per compiacere il notabile politico di turno), ci sono (o meglio c’erano) 5.000 corsi di laurea.
Ma il ministro Gelmini quale location utilizza  per la sua denuncia pubblica? Utilizza le telecamere, a Milano, di fianco all’attuale sindaco Letizia Moratti che è l’autrice in un precedente governo Berlusconi dell’aumento degli atenei, delle sedi distaccate, della proliferazione del corsi di laurea.

Bastano solo questi tre esempi lampanti per dire che hanno ragione da vendere quei ragazzi, quei ricercatori, quei docenti che ancora oggi lanceranno il loro grido di dolore alle forze politiche affinché il Parlamento fermi una legge inutile e dannosa.
Sì, quei ragazzi e ragazze, quei docenti, quei ricercatori sono uno squarcio di luce nella notte berlusconiana. Sono l’Italia migliore.

Nichi Vendola

30 Novembre, Giornata mondiale CONTRO la pena di morte

Perche' si uccidono le persone che hanno ucciso altre persone?
Per dimostrare che le persone non si debbono uccidere?

Norman Mailer

Programma VINCERE PER CAMBIARE, CAMBIARE PER VINCERE

Viviamo in una provincia dalle grandi potenzialità, che ne hanno fatto un luogo di benessere diffuso, grazie al lavoro nostro e delle generazioni che ci hanno preceduto, alla ricchezza dei nostri territori, alle scelte di una politica che in passato ha saputo guardare alto e lontano.

Oggi non possiamo tuttavia nasconderci un senso di incertezza, di vago timore, quasi che la pesantezza della crisi abbia incontrato la stanchezza di chi “ha già dato”, e vorrebbe solo godersi i frutti di anni di fatiche.
Mancano le visioni, i grandi progetti e la capacità di farli diventare impegno collettivo, manca la politica.
Noi amministriamo, quasi che il nostro dovere sia solo quello di tramandare intatto o quasi a chi verrà il grande patrimonio ereditato da chi ci ha preceduto.
Dimenticando ciò che accadde al servo che nascose in una buca il talento che gli era stato affidato in custodia.

La nostra è un’epoca di grandi sfide. Ciò che cambia intorno a noi è il mondo. Nella fucina della crisi globale emergono nuovi, grandi protagonisti, si prepara la fine dell’era del petrolio, immense migrazioni attraversano i paesi, ridisegnandone identità e lineamenti. Di questo vediamo i segni nel panorama che cambia intorno a noi, nelle nostra città, nei nostri distretti industriali, nei freddi numeri della contabilità economica.
Mai come oggi la sfera di cristallo è opaca, ma il messaggio è chiaro. Il futuro appartiene a chi da oggi avrà il coraggio di guardarlo in faccia e affrontarlo a viso aperto, costruendo da oggi il cambiamento.
Non si può fare in solitudine, non si può fare sigillandosi nelle proprie case in attesa che passi la tempesta.
La Provincia non può rinchiudersi nella provincia.

E’ grande il bisogno di politica, di governo, di sinistra. Il nostro programma non è il libro dei sogni, ma è percorso da un sogno. Se non lo fosse, se si trattasse di un’operazione di marketing, di un patchwork di idee alla moda, di una sequela di strizzate d’occhio a questa o quell’istanza, di un inutile esercizio di stile non saremmo qui.
Ho invece scelto di partecipare perché credo che la Provincia, sempre a rischio di precipitare nell’inutilità, possa ritrovare un significato se saprà aiutare i territori a programmare il futuro, a trovare la strada di un lavoro condiviso e collettivo, a riprendere il filo interrotto di comunità che hanno sempre trovato nella solidarietà l’energia per camminare.
Se seguirete il mio programma spero condividiate un percorso che passo dopo passo porta al cambiamento.

PARTECIPAZIONE, NUOVI DIRITTI, NUOVE CITTADINANZE.

AMBIENTE, RISORSE, ENERGIA, TERRITORIO

ECONOMIA, LAVORO, NUOVE IDEE PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

scarica il volantino in pdf


Faenza - Confronto pubblico fra i candidati alle primarie di Coalizione

In vista delle prossime primarie di Coalizione per la sceltà del candidato del centrosinistra alla Presidenza della Provincia di Ravenna, domani sera, MARTEDI' 30 NOVEMBRE 2010,alle ore 21.00, presso la Sala consiliare di Palazzo Manfredi a Piazza del Popolo a Faenza, primo confronto pubblico, tra i quattro candidati.

Luisa Babini, candidata del Partito Repubblicano Italiano
Claudio Casadio, candidato alle Primarie del Partito Democratico
Serena Fagnocchi, candidata alle Primarie attraverso la raccolta di firme promossa da tanti iscritti, e non solo, del Partito Democratico
Valentina Morigi, candidata alle Primarie di Sinistra Ecologia Libertà.

Comizi D'Amore - 25 novembre a Bologna - I VIDEO

Se non hai potuto partecipare all'evento o non hai visto la diretta in streaming, QUI' puoi vedere i vedere le registrazioni video.

DIRETTA STREAMING COMIZI D'AMORE

Siete lontani? Non riuscite ad esserci stasera? Godetevi la DIRETTA STREAMING a partire dalle 20.30!!! http://www.sel-bologna.com/

Hera in procinto di acquisizioni discutibili!!

Ai privati una parte delle azioni Hera.
Chi lo ha deciso? Perché i Comuni non parlano?

HERA oggi è una società di capitali a maggioranza pubblica, con i Comuni che detengono il 51% circa del capitale e una intesa di voto che ha in mano il 59%. Oggi HERA vuole lanciare un prestito obbligazionario convertibile in azioni di 140 milioni di euro da collocarsi verso investitori privati, una decisione che modifica gli equilibri proprietari.

Nei mesi scorsi, si è più volte parlato della vendita del patrimonio azionario dei comuni per “fare Cassa” e rientrare nel Patto di Stabilità imposto dal Governo.

Su questo argomento, il consigliere Gian Guido Naldi ha presentato una interpellanza, chiedendo alla Giunta se non ci sia il rischio di una privatizzazione strisciante di Hera, non guidata da una decisione comune di politica industriale. Il Sottosegretario Bertelli, ha risposto che la Regione teme questo tipo di azioni, perché non risolvono il problema economico dei Comuni che “non possono pensare per il futuro di continuare a vendere o a svendere quote di capitale di partecipazione o altro per far fronte alla stabilità dei bilanci:
inevitabilmente, quando avranno esaurito le quote Hera, questi problemi si riproporranno”. Per questo motivo, come ha detto Bertelli, la Regione tenterà di sollecitare una discussione pubblica e ampia, perchè si prendano delle decisioni consapevoli sulla questione della vendita azionaria.

La nuova mossa del CDA di HERA apre nuovi scenari e crea nuovi dubbi.

Perché HERA ha bisogno di un aumento del capitale sociale travestito da prestito obbligazionario convertibile? A cosa serve questa iniezione di liquidità dopo che HERA ha diminuito di molto gli investimenti sui territori dell’Emilia Romagna? A sostegno di quale strategia di investimenti? A garantirsi nuove avventure finanziarie, dopo che il titolo è stato abbassato di rating per eccesso di indebitamento? A questo proposito leggiamo sui giornali dell’espasione di Hera in Liguria e dell’accordo che sta stipulando con ACAM, multi utility con sede a La Spezia.

Il prestito obbligazionario alla scadenza della conversione, tra un paio di anni, farà diluire il capitale pubblico al 48% e quello di voto al 55%.

Nel frattempo, decidendo ciascun Comune per conto proprio, se qualcuno dovesse decidere di vendere le proprie azioni, Hera diventerà privata senza che ciò sia stato deciso in nessuna sede comune.

Il Decreto Ronchi, in questo caso, troverebbe una singolare applicazione, legata alla mancanza di una responsabilità pubblica collettiva e trasparente.

L’Assemblea degli Azionisti non ha nulla da eccepire rispetto a questa proposta?

I Consigli Comunali hanno deliberato in materia?

Chiediamo che i Sindaci e in particolare Daniele Manca, presidente Patto di Sindacato Soci pubblici Hera, i Consigli Comunali, le Province e la Regione esprimano la loro posizione, nelle rispettive competenze istituzionali, a questa strana vicenda che rimette in discussione la presenza pubblica nell’economia emiliana per far entrare ancora di più il privato nei servizi pubblici locali.

Bologna, 18 novembre 2010

Gruppo SEL-Verdi

Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna

La posizione di Sinistra Ecologia Libertà dell’Emilia Romagna su bilanci 2011 degli Enti Locali

Regioni ed Enti Locali si trovano sotto un tiro incrociato. I tagli decisi dal governo Berlusconi si intrecciano sia con la crisi economica che con il Patto di Stabilità interno. La ricaduta è pesante per la qualità e per la quantità dei servizi resi ai cittadini. Questi tagli agli investimenti ed alla spesa corrente rischiano anche di approfondire la crisi occupazionale che si sta manifestando come conseguenza della crisi economica e finanziaria globale. C’è dunque il rischio reale che si produca un avvitamento pericoloso: la crisi genera una maggiore richiesta di welfare locale, ma gli Enti locali sono posti invece nella condizione di doverlo ridurre.

Per questo occorre un forte moto di protesta delle forze politiche che si oppongono a Berlusconi delle forze sociali e degli stessi enti locali per contrastare queste scelte.

E nel farlo occorre denunciare pubblicamente questa situazione, informare i cittadini dei rischi che incombono sui servizi locali, chiamarli alla mobilitazione ed alla riflessione comune su come si possa combattere questa battaglia determinante, senza trasformarsi in semplici attuatori riluttanti delle decisioni prese da Tremonti.

Non potremo vincere facendo affidamento sulla capacità di pochi nel trovare escamotage e/o trucchi.
  • La prima condizione per provare a vincere è la partecipazione democratica, il coinvolgimento attivo dei cittadini, promuovendo, come partiti del centrosinistra, assemblee popolari nei quartieri e nei comuni sui bilanci degli enti locali.        
  • La seconda è quella di ricondurre l'azione degli enti locali a comportamenti e priorità condivisi su un'area vasta, possibilmente regionale, anche come conseguenza necessaria per definire le risorse e gli obiettivi tra il livello Regionale e i livelli locali per la definizione dell’annunciato Patto di Stabilità Regionale
  • La terza è quella di definire delle priorità che diano sostegno ai cittadini colpiti dalla crisi: welfare, sanità, politiche del lavoro, qualità dello sviluppo territoriale e trasporto pubblico locale.
  • La quarta è quella di puntare ad una profonda modifica del patto di stabilità, anche con azioni di esplicita disobbedienza nell'applicarlo, e ad anticipare le promesse sul federalismo fiscale al 2011, fornendo ai comuni la potestà su alcuni entrate come quella dell'ICI sulle case dei proprietari con redditi medio-alti.
  • La quinta è quella di privilegiare ambiti gestionali pubblici dei servizi di area vasta attraverso lo strumento dell’Unione dei Comuni (come consorzi, associazioni e gestioni associate) per procedere ad una razionalizzazione delle funzioni che salvaguardi i servizi in qualità e quantità. Un esempio concreto potrebbe essere quello dei trasporti pubblici locali con l'istituzione di una azienda regionale.
  • La sesta è quella di evitare l’aumento delle addizionali IRPEF dei Comuni, valutando in alternativa un intervento sulle tariffe dei servizi da ancorare a parametri ISEE amplianti nei tetti massimi, in modo da ripartire sulle fasce più agiate della domada l’onere derivante dai ridotti trasferimenti statali.
  • La settima è quella di una riconversione delle mission delle multiutility con un forte ancoraggio al piano energetico regionale.
  • L'ottava è quella di implementare strategie locali per la lotta al lavoro nero all'evasione contributiva e fiscale che abbia una ricadute anche sul sistema delle tariffe per l'accesso ai servizi ma anche come risposta al problema del costo delle bollette che ogni famiglia deve pagare.
  • La nona è quella di rifiutare la privatizzazione o esternalizzazione dei servizi locali come metodo di aggiramento del patto di stabilità.
  • La decima è quella di uno sviluppo territoriale e regionale che deve dare priorità agli investimenti sull’innovazione e ricerca nel processo di riconversione industriale anche come condizione per salvaguardare qualità del lavoro e coesione sociale.
Noi proponiamo a tutte le forze di opposizione, di dar vita ad iniziative di mobilitazioni unitarie, da articolare nel territorio regionale, con l'obiettivo di costruire, insieme con il nostro popolo, una piattaforma condivisa.

Sinistra Ecologia Libertà dell’Emilia Romagna

VIDEO del convegno di Riolo Terme "COSA NOSTRA A CASA NOSTRA" organizzato da SEL (2a parte)

Intervento di Gian Guido Naldi, Consigliere Regionale SEL Emila-Romagna (parte 1)



Intervento di Gian Guido Naldi (parte 2)



Intervento di Valentino Minarelli, Segretario Generale Fillea Emilia-Romagna



Intervento di Giovanni Tizian (parte 1)



Intervento di Giovanni Tizian (parte 2)



Intervento di Giovanni Tizian (parte 3)



Intervento di Giovanni Tizian (parte 4)



Intervento di Stefano Pisani, Vice Sindaco di Pollica (parte1)



Intervento di Stefano Pisani, Vice Sindaco di Pollica (parte 2)



Collegamento ai video del convegno (1a parte)

video realizzati e tratti da  pensieri democratici.it

MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 27 NOVEMBRE



 Per sostenere le lotte dei lavoratori e dei pensionati, e per guardare al futuro dei giovani, la CGIL promuove una grande manifestazione nazionale per il 27 novembre a Roma. Una mobilitazione che segna un passaggio fondamentale nel grande impegno messo in campo dalla CGIL in questo autunno. Un impegno che ha visto la protesta di ampi settori della società: dal modo della conoscenza, a quello del pubblico impiego, per arrivare alla giornata di lotta dei metalmeccanici del 16 ottobre scorso.
Sabato 27 novembre, la CGIL chiama tutte e tutti a manifestare a Roma, per chiedere più 'diritti e più democrazia', per rimettere al centro il lavoro, la contrattazione, per rivendicare sviluppo, equità e giustizia sociale e per imporre scelte che facciano uscire il Paese dalla crisi. Una crisi che per milioni di lavoratori si fa sempre più insostenibile. Il Governo, accusa la CGIL, nei due anni trascorsi della crisi economica, non si è preoccupato né dell'emergenza occupazionale, né del rilancio del sistema produttivo, l'unica azione avanzata è stato il sistematico attacco ai diritti del lavoro.
Tanti i temi al centro della mobilitazione, innanzitutto il lavoro stabile e dignitoso, minacciato ancor più oggi dall'approvazione del 'collegato lavoro'; la riforma degli ammortizzatori sociali, da tempo proposta dalla CGIL, che possa tenere insieme inclusività, equità nella contribuzione e sostenibilità economica; la contrattazione, che sta subendo un gravissimo attacco con le scelte della FIAT, di Federmeccanica e del Governo. Altri temi centrali: l'equità fiscale, il welfare, il Mezzogiorno, il diritto alla conoscenza.
Due i cortei previsti nella capitale, che partiranno alle ore 9 da Piazza della Repubblica e Piazzale dei Partigiani e che insieme confluiranno a Piazza San Giovanni. Una manifestazione dopo la quale, come ribadito dal Comitato Direttivo del 16 e 17 settembre, “misurate le risposte”, la CGIL “deciderà la prosecuzione della mobilitazione ed il sostegno alla Piattaforma, anche attraverso lo Sciopero Generale”.

Le missioni di PACE non si fanno con gli eserciti

Apprendo dalla stampa, che nel settimo anniversario dell’attacco subìto dai militari italiani a Nassyria, il Sindaco Matteucci ha manifestato l’intenzione di intitolare, la prossima primavera, un parco alle vittime civili e militari delle missioni di pace. continua

Comizi d'Amore- Bologna 25 novembre


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Tre SI per il porto di Ravenna

Si al Nuovo terminal
Si ad un porto inclusivo
Si ad almeno il 30% di merce su ferrovia

Come candidata alle primarie del Centrosinistra per la presidenza della provincia di Ravenna, ritengo interessante e costruttivo il dibattito che in questi giorni si è riaperto sul nuovo terminal in zona Trattaroli, la cui realizzazione, a mio avviso, deve rispondere ad alcune precise indicazioni

Innanzitutto, il protagonismo di Sapir, terminalista a partecipazione pubblica che per la storia e la peculiarità  del nostro porto, deve anche caratterizzarsi come un soggetto attivo nella aggregazione di interesse verso il nostro scalo da parte di realtà dello shipping mondiale, emancipandosi ulteriormente dalla funzione di semplice gestore di banchine portuali.

Si, anche al coinvolgimento, nella chiarezza dei ruoli e dei percorsi, di grandi operatori mondiali, che possono apportare capacità industriale di efficientamento dei processi, catalizzare volumi di traffico, ed investire risorse finanziarie all’interno di un progetto realmente qualificante per il nostro territorio.

Positivo anche il coinvolgimento di CMC, che si candida ad essere attrice protagonista nella  realizzazione di questa struttura, investendo su un progetto di rilancio economico del nostro territorio, che potrà essere utile per uscire dalla crisi. La costruzione di un terminal portuale assolve ad una funzione economica e sociale, e si inserisce a pieno titolo nella storia del movimento cooperativo, molto più dell’impegno a realizzare una base militare!

Impossibile prescindere, in questo disegno strategico, dal ruolo attivo delle realtà che hanno contribuito alla costruzione/valorizzazione del nostro porto, a partire dalla Compagnia Portuale: un  progetto così ambizioso deve vedere coinvolti e coesi lavoratori, sindacati, istituzioni e imprese.

Condivido pienamente l’obiettivo di chi intende il porto come un “luogo inclusivo”- Inclusivo, aggiungo, prioritariamente della sicurezza e della qualità del lavoro; ecco perché oggi come non mai, è necessario confermare la validità e i contenuti del protocollo sulla sicurezza del lavoro, ed è necessario lavorare affinché questi siano estesi alle altre realtà portuali aderenti al NAPA (Noth Adriatic Ports Association).

Infine, la novità importante che rappresenta, a mio parere, una salto di qualità nel dibattito degli ultimi anni: la presa di coscienza cioè, del ruolo strategico che gioca il trasporto ferroviario, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 30% del trasporto delle merci via ferro. Senza un adeguato sviluppo della rete ferroviaria, infatti, sia il porto che il nostro territorio saranno destinati al declino.

Sul disegno strategico nel suo complesso, grava una pesante ipoteca: la latitanza del Governo, nell’individuazione delle scelte e delle risorse. Per parte mia, mi impegno affinché questi contenuti siano prioritari nell’operato futuro dell’amministrazione Provinciale, e perché diventino atti concreti, non mere enunciazioni o promesse.