Statuto approvato dal Primo Congresso


Scarica lo Statuto

approvato a larghissima maggioranza dall’Assemblea del Primo Congresso di Sinistra Ecologia Libertà

comunicazione interna 7

ciao a tutti,
martedi 2 novembre alle ore 20.30 è convocata presso la sede del circolo a Casola Valsenio una riunione di SEL valle del Senio.
per discutere i seguenti punti all'ODG.

1 ) organizzazione del convegno sulla mafia di sabato 13 novembre a Riolo Terme
1a ) organizzazione diffusione volantini ai mercati locali
1b ) volantinaggio porta a porta dell'iniziativa
1c ) affissioni
1d ) organizzazione della giornata (ricevimento, compilazione eventuale moduli partecipanti, ecc.)
1e ) organizzazione pranzo e pernottamenti dei relatori.
1f ) allestimento sala (supporti audiovisivi, amplificazioni, organizzazione banchetto di libera ecc.)

2 ) discussione sul congresso di SEL a Ravenna.

3 ) informazioni sul congresso di SEL nazionale.

Il 23 ottobre le “Notti contro le mafie” degli Studenti Viola

Dal 23 ottobre inizieranno le “Notti contro le mafie. Parola ai giovani”, l'iniziativa organizzata da gruppi di giovani Viola da nord a sud. Si tratta di serate che, incentrate sulla lettura di opere, fatti e testimonianze, intendono portare tra la gente il tema della lotta alla criminalità organizzata, una volta al mese. Si inizierà dunque con una lettura di Gomorra simultanea e promossa dai gruppi viola sparsi lungo lo stivale e pronta a partire in più di dieci città italiane.

“Vogliamo parlare delle mafie perché crediamo nel cambiamento e nella possibilità di un Paese migliore. Bisogna però essere consapevoli di cosa ci sia da cambiare, di quali meccanismi siano alla base dell’attuale situazione, e Gomorra rappresenta in questo senso un punto di svolta nella storia della comprensione del fenomeno mafioso nel nostro bel Paese. In moltissimi hanno aperto gli occhi, hanno scelto di vedere quanto dilaganti fossero i tentacoli della criminalità organizzata e quanto profonde stessero mettendo radici. Purtroppo, ormai, non solo in Italia”, dice uno degli organizzatori.

“Inoltre, cominciamo il nostro percorso con l'opera di Saviano perché vogliamo testimoniargli la nostra vicinanza e, più generalmente, sostenere quanti come lui hanno pagato personalmente per aver detto la verità”.

Al seguente link l'elenco delle città dove si svolgerà l'iniziativa.

Per maggiori informazioni: giovanicontrolemafie@gmail.com

La scuola di Adro... non giochiamo allo scarrabile

La notizia secondo cui il dirigente scolastico della scuola elementare e media di Adro, dopo aver ricevuto l’approvazione del Consiglio di Istituto, sta procedendo alla rimozione dei simboli della Lega non ci deve tranquillizzare. Anzi, ci allarma.

Non ripeto le argomentazioni su questa vicenda, già pubblicate su questo sito il 14 settembre scorso. E lasciamo stare l’arrogante reazione del sindaco, che dopo aver detto nei giorni scorsi di essere disposto a rimuovere i simboli leghisti, purchè qualcuno rimborsasse il comune, oggi minaccia di rimetterli qualora il dirigente scolastico li faccia rimuovere (e in questo caso, i soldi dove li troverebbe?). Lasciamolo stare, perché lui ha già … gettato il cuore oltre l’ostacolo ed è convinto di vivere già in uno Stato diverso dall’Italia, il cui capo è il Senatur: per lui, insomma, la Repubblica Italiana e la democrazia si fermano ad Adro e perciò si comporta come l’improbabile borgomastro del primo nucleo dell’agognato Stato di Padania, peraltro a partito unico e finalmente liberato dall’Italia.

Occupiamoci dei fatti. Ebbene, non spetta al dirigente scolastico e neppure al Consiglio di Istituto mettere mano all’edificio scolastico e ai suoi arredi, perchè si tratta di materia di competenza del comune. Il Consiglio di Istituto, semmai, ha il potere di deliberare sull’intitolazione della scuola. Anzi, visto che oggi intende cambiarla, è lecito chiedersi: chi aveva deciso di intitolarla – appena un mese addietro – a Gianfranco Miglio, se non il Consiglio di Istituto? Siamo di fronte a un’altra violazione di legge, da parte del sindaco?

In attesa che venga chiarita la vicenda dell’intitolazione della scuola, il punto è che sulla rimozione dei simboli qualcuno sta scaricando sul dirigente scolastico e sugli organi collegiali della scuola responsabilità improprie. In sintesi: accertato che non è possibile, in Italia, da quando c’è la democrazia, imprimere simboli di un partito su un edificio pubblico e sulle sue suppellettili; accertato che invece questo sindaco della Repubblica della banane lo ha fatto; preso atto che è rimasto inascoltato l’appello (fermo) del Presidente Napolitano, nonché quello (blando) del ministro dell’istruzione, chi davvero ha il potere di imporre al sindaco la rimozione dei simboli è soltanto il prefetto di Brescia.
 
Perché non lo ha fatto finora? Ne “I promessi sposi”, vi è la celebre figura del curato del paese di Renzo e Lucia: don Abbondio. Il Manzoni dice di lui che “non era nato con un cuor di leone”. Non ho notizie del cuore del prefetto di Brescia, ma non deve essere una pura coincidenza il fatto che egli dipende dal ministro dell’interno, Maroni, esponente di primo piano della Lega, come l’infelice sindaco di Adro.

Allora, il Ministero dell’Interno vuole decidersi a risolvere questo problema, prima che l’improbabile borgomastro di cui sopra trovi altri imitatori? E prima che altri partiti facciano cose simili nei comuni dove sono maggioranza?

Carlo De Santis

Ripartiamo dal lavoro

Dopo un’estate pieno di niente , mesi e mesi a parlare di case di Montecarlo, leggi elettorali, alleanze da fare senza sapere su cosa, fremiti e tensioni sulla tenuta di questo governo, barzellette di Berlusconi e chi più ne ha più ne metta.
Ebbene dopo tutto questo noi abbiamo deciso di ripartire dal lavoro.
 
Vogliamo confrontarci con la gente su un tema che ormai sui mass media viene relegato  a brevi notizie, per non disturbare il manovratore, e ne vogliamo discutere non solo per la drammaticità del tema, ormai sono centinaia di migliaia le persone che hanno perso il posto di lavoro, centinaia sono le aziende che hanno chiuso e che non riapriranno e migliaia sono le persone in cassa integrazione molte in attesa della mobilità.

Ne vogliamo parlare perché anno scorso si diceva che la ripresa si sarebbe vista già nei primi mesi dell’anno, poi le previsioni sono slittate al secondo semestre e oggi molti anche se non passano in TV le prevedono per il secondo trimestre del 2011.

Ne vogliamo parlare anche sotto l’aspetto del cambiamento che il lavoro sta subendo, per quanto riguarda i diritti, la sicurezza, i contratti  la dignità.

Ne vogliamo parlare anche per capire come mai in momenti dove l’unità sindacale potrebbe essere un argine allo strapotere delle aziende ( vedi Marchionne) invece si continuano a firmare accordi separati e si tende a isolare la CGIL e a rompere l’unità dei lavoratori all’interno degli stabilimenti.

Ne vogliamo parlare per ribadire che saremo a fianco della CGIL e dei lavoratori nelle loro lotte.

Ne vogliamo parlare per capire perché in Italia il mondo del lavoro viene valutato solo come un costo, mentre nelle tasche di chi lavora non arrivano soldi sufficienti per arrivare a fine mese, per vivere una vita dignitosa, per dare la possibilità ai figli di studiare, per avere una tranquillità meritata.
Sì ne vogliamo parlare e ne vogliamo parlare con la gente per questo organizziamo l’iniziativa pubblica martedi 19 ottobre presso la sala del consiglio comunale a Riolo Terme dal titolo “EMERGENZA LAVORO il lavoro in Emilia Romagna e nel comprensorio faentino al tempo di Berlusconi” si perché anche nella nostra Regione che è sempre stata un punto di eccellenza per l’occupazione, la professionalità, i diritti oggi sta cambiando molto, tanti distretti industriali si stanno fermando, la meccanica, la meccanica di precisione, la ceramica, l’edilizia e tanti altri settori sono in sofferenza, non siamo più un’isola felice e questo si riversa poi sulla quotidianità sulla vita di tutti i giorni di migliaia di persone.

Ne parliamo con Idilio Galeotti  coordinatore CGIL di Faenza che ha seguito tutto il caso OMSA e il consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà Gianguido Naldi e con il portavoce regionale di SEL Giovanni Paglia, per capire come sta cambiando il mondo del lavoro cosa si è fatto, cosa non si è fatto ma soprattutto cosa si dovrebbe fare per uscire dalla crisi.

Vi aspettiamo.

Francesco Rivola
portavoce SEL Valle del SENIO

EMERGENZA LAVORO


cliccare sull'immagine per ingrandirla

Beni Comuni-Economia Verde

La grande mobilitazione popolare che il “Forum dei movimenti per l’Acqua pubblica” è riuscito ad attivare attorno alla raccolta delle firme per i tre quesiti referendari (cui SEL ha concorso a pieno titolo) dimostra la voglia di partecipazione e di attenzione su problemi di vitale importanza.

In Emilia Romagna sono state depositate in Cassazione quasi 110.000 firme certificate, andando ben oltre le migliori previsioni. Le lunghe file ordinate ai banchetti hanno segnato un nuovo inizio per un cambiamento culturale significativo ed un efficace laboratorio di democrazia.

I Beni Comuni sono entrati nell’agenda politica sia locale che nazionale e la battaglia per la loro difesa e la loro promozione rappresenta un punto fermo che Sinistra Ecologia Libertà deve sostenere con forza a tutti i livelli politici ed istituzionali.

 Così come la difesa del diritto alla dignità del lavoro – sempre più minacciata in maniera diretta dai poteri forti di questo Paese – è altrettanto fondamentale ripensare il modo di produrre, il cosa produrre, il perché si produce e con quali finalità.

Sul fronte energetico, considerare il taglio delle emissioni climalteranti  come uno sforzo senza alcun ritorno, non si otterrà nessun cambiamento considerevole.Occorre entrare pertanto in nuova prospettiva. “La conversione ecologica potrà affermarsi solo se apparirà socialmente desiderabile” (A. Langer).

97% di elettricità da rinnovabili al 2050, 92% degli usi totali di energia da rinnovabili al 2050, 95% la riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al 1990, 2.650 miliardi di euro di risparmi di combustibile al 2050, 1.850 miliardi di euro di maggiori investimenti fino al 2050 rispetto allo scenario di riferimento, 19 miliardi di euro/anno risparmiati fino al 2050 (beneficio netto tra investimenti e risparmi in combustibili fossili), 85 miliardi di euro/anno il risparmio nella generazione di elettricità nell’anno 2050 rispetto allo scenario di riferimento, 940.000 nuovi posti di lavoro al 2020; 1,2 milioni al 2030 rispetto allo scenario di riferimento.

La roadmap presentata nel rapporto Energy[R]evolution per l’Europa e l’Italia, commissionato da Greenpeace e da EREC (European Renewables Energy Council), valuta il potenziale di sviluppo per i prossimi 40 anni.

Energia pulita + Occupazione, questo il concetto che ci piace.

Il sostegno alla raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare su “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima” deve essere incisivo e vincolante.

Sinistra Ecologia Libertà deve – anche grazie all’esperienza recentemente maturata – creare comitati unitari dove tutte le forze politiche, le associazioni, i movimenti ma anche e soprattutto i singoli cittadini si possano ritrovare assieme per ricostruire rapporti solidali e costruttivi.

Il futuro dell’Emilia Romagna è in un nuovo modello energetico, sociale, ambientale e tecnologico: energie rinnovabili, bioedilizia, agricoltura di qualità, tutela dei consumatori, trasporto ferroviario, reti telematiche, circolazione e condivisione dei saperi. Sole, vento e mare, ad esempio, rappresentano risorse straordinarie. Far crescere questo settore significa creare migliaia di nuovi posti di lavoro, stabili, qualificati, utili alla lotta contro l’emergenza climatica e la crisi economica.

L’Acqua, lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, il lavoro, la cultura e la formazione, i servizi pubblici locali sono Beni Comuni da tutelare, creando i presupposti per un ripensamento all’odierna crescita economica oramai non più eco-sostenibile.

Per tutto questo Sinistra Ecologia Libertà dell’Emilia Romagna si impegna:
  1. A partecipare attivamente (anche grazie al gruppo regionale “SEL Beni Comuni”) alla costituzione di comitati unitari e plurali per la raccolta di firme a sostegno della legge di iniziativa popolare su “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”;
  2. Ad una mobilitazione nei territori per il riconoscimento dell’Acqua come Bene Comune e del Servizio Idrico Integrato come “privo di rilevanza economica”, impegnandoci per la modifica degli Statuti di competenza da parte dei nostri eletti e assessori;
  3. Ad organizzare momenti di incontro e di confronto sia interno che con le realtà locali dei partiti, movimenti e associazioni, sulla ri-pubblicizzazione della gestione e sul finanziamento del Servizio Idrico Integrato, dei servizi pubblici locali, della gestione dei rifiuti;
  4. A richiedere la moratoria ad ogni livello istituzionale sia delle leggi 133/2008 e 166/2009 che privatizzano le gestioni del Servizio Idrico Integrato sia della legge 42/2010 sulla soppressione delle ATO, fino allo svolgimento dei referendum connessi a tali tematiche;
  5. Ad aderire e partecipare alla manifestazione nazionale (su base regionale) indetta dal “Forum dei movimenti per l’Acqua Pubblica” convocata per il 4 dicembre 2010 e che avrà come parola d’ordine la moratoria delle leggi sulla privatizzazione, il sostegno ai tre quesiti referendari ed il supporto alla mobilitazione internazionale verso la Conferenza mondiale sul Clima (CoP 16), che si terrà a Cancun (Messico) dal 29 novembre al 10 dicembre prossimi;
  6. A partecipare (tramite il gruppo regionale sel beni comuni) a tutti i momenti locali, regionali e nazionali di incontro e confronto sia dei movimenti per l’acqua (forum dei movimenti), dei comitati referendari che dei comitati per la raccolta firme: “SI’ all’energia rinnovabile, dal petrolio al sole, NO al nucleare”
  7. A fare in modo di allargare l’attenzione dei vari Comitati territoriali per l’Acqua pubblica verso tutti i temi inerenti i Beni Comuni e la gestione dei servizi del territorio;
  8. A riconsiderare la gestione e lo smaltimento dei rifiuti alla luce delle nuove tecnologie ed a valutare l’opzione dei “Rifiuti Zero”, ridiscutendo il “Piano regionale per la gestione dei rifiuti”;
  9. Ragionare sul superamento dell’obiettivo 20+20+20, relativo allo sviluppo delle energie rinnovabili, disegnando una nuova prospettiva economica ed imprenditoriale di lungo periodo con l’adozione del Piano Energy Revolution promosso da Greenpeace e da Erec.
  10. Impegnarsi per l’eliminazione di ogni tipologia di sussidio a fonti fossili e nucleare a tutti i livelli amministrativi dove siamo rappresentati. Fermare l’apertura di nuove centrali a carbone e gli attuali piani di ritorno al nucleare. Adottare standard vincolanti, ambiziosi e migliorativi per l’efficienza energetica. Fornire incentivi stabili e definire obiettivi regionali per lo sviluppo delle fonti rinnovabili (burden sharing). Impegno presso il nazionale per rimuovere le barriere allo sviluppo delle rinnovabili e riformare il mercato elettrico.
  11. A partecipare alle mobilitazioni contro l’apertura di nuove centrali a carbone (o altri combustibili fossili) e di qualunque inceneritore;
  12. Ad avviare uno studio sulla fattibilità di incentivi regionali per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la creazione di nuova occupazione ed auto-imprenditorialità.
SEL Emilia Romagna

Congresso provinciale di SEL



Cliccare sulle immagini per ingrandirle

Vi ricordo che il giorno successivo si terrà a Roma la manifestazione nazionale "Sì ai diritti, no ai ricatti - il lavoro è un bene comune" convocata dalla FIOM.
Chi volesse partecipare può farcelo sapere, così da permetterci di comunicarlo agli organizzatori per tempo.
Sono previsti pullman da Alfonsine, Lugo, Faenza, Ravenna.
Fabrizio Amici
portavoce provinciale di SEL

Giornata internazionale della NONVIOLENZA

In occasione della giornata internazionale della Nonviolenza varie associazioni hanno organizzato la proiezione di 2 film:

DECALOGO 5  - NON UCCIDERE (di Kieslowski) giovedì 7 ottobre presso Circolo Anspi di Fognano
NON UCCIDERE (di Claude Autant-Lara) venerdì 8 ottobre presso la Sala delle Associazioni a Faenza

Vi aspettiamo!!!!!