Il cortile del Vaticano

Vergogna !!!!!!!!!!!!!!!!!

Ancora una volta le elezioni, e ancora una volta si dimostra che questo nostro Stato è sempre più il cortile di casa del Vaticano.

Ormai dovremmo essere abituati, ma la cosa continua a stupirci.
Infatti, anche ieri per l’ennesima volta ci siamo trovati un appello della CEI, quasi un anatema nei confronti degli elettori che voteranno quei candidati o quei partiti che difendono la legge sull’aborto.
Ancora una volta a meno di una settimana dal voto, c’è un’intromissione della Chiesa nella politica del nostro Paese e poche sono le voci che si alzano contro questo intervento.

Ancora una volta si vuole colpire l’autodeterminazione delle donne nelle scelte di gravidanza e procreazione, quasi che l’aborto fosse un qualcosa che le donne affrontano con leggerezza e non ci fosse una legge che regolamenta e stabilisce i modi e i tempi di intervento, dimenticando quello che succedeva prima della legge sull’aborto.
Forse si vuole rimettere le donne in mano alle mammane o ai quei medici che praticavano gli aborti in clandestinità a prezzi astronomici per poi lasciare le donne sole senza assistenza.

Purtroppo ormai siamo abituati a questi interventi e non riusciamo più a reagire, il tutto a scapito della laicità dello Stato e del rispetto della libertà di scelta dei cittadini e del rispetto della legge italiana.
Dal 48 del secolo scorso ad oggi ogni volta che c’è un’elezione la Chiesa lancia scomuniche proclami anatemi nei confronti dei cattolici che non si attengono alle sue disposizioni.

Come rimpiango Camillo Benso Conte di Cavour, quando oltre 100 anni fa proclamava “libera Chiesa in libero Stato”, in questi anni stiamo andando verso un oscurantismo medievale, dove la Chiesa entra sempre più nelle scelte della vita di tutti i cittadini, non solo nelle coscienze.

Ripenso, quando verso la metà degli anni 80 del secolo scorso, mi auguravo di vedere presto la fine della DC, partito clerico conservatore, come in molti lo definivamo. A guardare indietro mi accorgo di quante intromissioni del Vaticano non ci siamo accorti, perché quella grande “balena bianca “ riusciva a metabolizzare tutto, e quello che usciva erano solo le punte di iceberg.
Il tutto dovuto alla capacità di scindere lo stato dalla religione da parte di quella classe politica che pur con tanti difetti manteneva alto il senso dello stato e capiva che pur essendo cattolici e credenti lo Stato doveva rimanere laico per garantire tutti.
Forse ora ho un po’ di nostalgia di quegli anni, perchè l’attuale classe politica di centrodestra e molta anche di centrosinistra non ha più questa laicità e spesso si comporta come “lacchè” nel confronto del Vaticano.

Oltre ai periodi elettorali, in cui la nostra Chiesa fa notevoli pressioni sull’elettorato, subiamo delle intromissioni continue a gamba tesa, come si direbbe in gergo calcistico, senza che nessuno mai pensi di sfoderare il cartellino giallo o rosso.

Vedere per credere solo gli interventi più clamorosi degli ultimi anni:

Ottobre 2000: la pillola del giorno dopo viene distribuita nelle farmacie. La Pontificia Accademia invita medici e farmacisti all’obiezione di coscienza.

Giugno 2003: la congregazione per la dottrina della fede stabilisce che i parlamentari cattolici devono votare contro ogni iniziativa favorevole al riconoscimento delle unioni omosessuali.

Giugno 2005: l’accesa campagna per l’astensione messa in piedi dai Vescovi determina il fallimento del referendum per abrogare la legge 40 sulla procreazione assistita, addirittura si continuarono a esortare i fedeli a non votare perfino la domenica del voto in aperta violazione della legge.

Luglio 2005: la Santa Sede proclama di considerare peccato per un fedele votare un candidato favorevole all’aborto.

2009: caso Englaro, la chiesa e di conseguenza tutto il centrodestra si batte contro la famiglia Englaro colpevole di voler fermare l’alimentazione forzata, dopo 17 anni di vita vegetativa alla figlia Eluana.

È poi in prima fila con il centro destra contro il testamento biologico e per l’accanimento terapeutico.

La Santa Sede si è poi opposta ai PACS ai DICO e a tutte le altre forme di unioni che non passino attraverso il matrimonio relegando, per i diritti civili, l’Italia a fanalino di coda dell’Europa.
E contro alle unioni di fatto, i sostenitori del Vaticano, misero in piedi il fatidico Family Day, Una giornata nazionale a favore della famiglia… e guarda un po’ chi erano i pertinaci paladini della famiglia… quelli a cui il Vaticano chiede di dare il voto…  Casini, Fini o meglio ancora  Silvio Berlusconi, tutti politici che rappresentano la cristianità e che di famiglie ne hanno diverse e forse per questo erano interessati al “Family Day, per poterle difendere tutte.
Oppure l’altro campione della difesa della fede è l’ex onorevole dell’UDC Cosimo Mele, trovato con due prostitute e droga in una stanza di albergo, oppure Lorenzo Cesa sempre dell’UDC che difese Mele dicendo che bisognava capire chi per lavoro era costretto a stare lontano dalla famiglia, o tutti i puttanieri e disonesti che stanno emergendo dalle varie inchieste, dove la prostituzione la sta facendo da padrona senza che si levi una benché minima voce dalla CEI, compreso il prete che teneva la cassa per quel costruttore indagato sulla ricostruzione  post terremoto all’Aquila.

E sempre in nome della vita la CEI sta facendo una battaglia contro l’uso dei preservativi, ma questo non solo in Italia, anche in Africa, forse che sia meglio morire di AIDS  o usare il preservativo? Chissà come si misura il valore della vita dell’uomo.

Ma quello che succede in Italia non succede negli altri paesi dell’Europa, forse perché le classi politiche anche di destra che governano gli altri Paesi, sono fatte di politici che hanno innanzi tutto senso dello stato e la laicità necessaria per saper distinguere fra leggi dello stato e religione.
La legge, deve tutelare tutti i cittadini, mentre la religione è una scelta intima dell’uomo.

E allora per fare in modo di fermare queste intromissioni di questa Chiesa che non ha niente da spartire con gli insegnamenti del Vangelo, e per fare in modo che il nostro non diventi uno stato teocratico, dove i peccati diventano reati, credo che un modo sia anche quello del voto.

Un voto a Sinistra Ecologia Libertà è un voto per la Laicità dello Stato, per uno Stato di Diritto e per i Diritti dei Cittadini !!!!!!!!!!!

Francesco Rivola
portavoce SEL valle del Senio

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