A bocce ferme

A bocce ferme, dopo essermi ripreso dalla botta elettorale, parto con qualche mia considerazione.
Il dato nazionale è sconfortante, la sinistra sembra non essere in grado di porsi come alternativa credibile. La televisione ovviamente in tutto questo non aiuta. Ma non può essere, la televisione, la valvola di sfogo di tutta la sinistra. La sinistra ha perso queste elezioni e come prima cosa dovrebbe ammetterlo, poi iniziare a trovare cosa non è andata. L’astensionismo, storicamente di centro sinistra, a mio avviso si è dimostrato ancora determinante.

Molti gli scontenti della politica in senso lato. Questo il primo problema da risolvere. Come pensiamo di risolverlo? Secondo me è indispensabile ritornare a fare politica sui nostri territori, occorre creare una rete di contatti e di cittadini che siano informati, partecipi e presenti all’interno della politica locale e nazionale.

Dobbiamo parlare dei nostri problemi, occorre ri-coniugare la dimensione nazionale e locale della politica. I nostri cittadini devono vedereci in faccia, non devono conoscere il simbolo perché lo vedono in televisione, devono conoscerlo tramite l’abbinamento alle nostre facce.
Dobbiamo tutti metterci la faccia in prima persona per parlare con la gente. Il Partito Democratico sta naufragando nella mediocrità perché ha lasciato l’attività politica alla televisione.
Dobbiamo riprenderci le piazze, i mercati, dobbiamo infiltrarci lentamente nelle crepe del nostro territorio.

Un'altra questione fondamentale riguarda le tematiche da trattare partendo ovviamente dall’ipotesi che occorre costruire e non solo opporsi.

Dobbiamo informare le persone, dare loro una mano e delle risposte riguardo il lavoro che svolgiamo nelle nostre amministrazioni.
Dobbiamo riuscire a far capire alla gente che è grazie alla politica del centro-sinistra che nella nostra regione e nei nostri paesi abbiamo servizi sociali, sanitari e istruzione di buon livello. Dobbiamo spiegare loro che in tempi come questi, dove la crisi e i tagli del governo centrale sono divenuti sempre più importanti, anche solo il mantenimento di certi servizi è una conquista. Contemporaneamente occorre capire che non basta mantenere ma bisogna proporre qualcosa di nuovo.
Dobbiamo parlare di Riolo Terme e di Casola Valsenio, dobbiamo educare la cittadinanza alla raccolta differenziata e alla cura del territorio, dobbiamo essere disponibili a domande e chiarimenti, dobbiamo chiedere cosa pensano e cosa vorrebbero.

Dobbiamo essere la goccia che scava nella roccia.

Gianluca Di Marzio

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