Prime considerazioni a caldo

Queste elezioni mi hanno dato molto da pensare. Ci sono molti dati negativi e qualcuno positivo su cui riflettere. Non si tratta solo di registrare la vittoria della destra in regioni che potevano essere tenute a sinistra con un miglior governo, come in Campania o in Calabria. Oppure in regioni come il Lazio dove serviva un candidato diverso, soprattutto nel 2005. La destra vince anche in Piemonte dove non mi pare si possa dire che ci fosse stata una brutta prova di governo.
Dunque siamo di fronte ad un’onda lunga. A una difficoltà della sinistra a far comprendere cosa sia e perché la si debba preferire. Dentro a questo spicca la grande vittoria dell’antipolitica che somma l’ondata astensionista, i voti a Grillo (in Emilia-Romagna clamorosamente) e, secondo me anche alla Lega Nord (che governo ma prende anche l’antigoverno) e una parte anche dell’IDV, sempre a mio parere.
Altra prova del fatto che nemmeno noi di SEL siamo percepiti come alternativa perché in un sommovimento del genere non intercettiamo veramente né la protesta né la possibile critica dentro il PD.
Certo, venendo alle cose positive, c’è la straordinaria vittoria in Puglia e ci sono i buoni risultati di alcune regioni del sud. Ma al Nord siamo sotto soglia.
In Emilia-Romagna prendiamo un eletto con l’ultimo resto e segniamo un risultato positivo a Bologna.  Se avessimo avuto una lista verde concorrente, probabilmente avremmo mancato l’obiettivo. Inoltre si è rivelata errata l’idea che i verdi fossero contemporaneamente irrilevanti e pericolosi per l’elezione del consigliere: Naldi è prevalso nettamente.
Questa elezione ci permette di costituire un gruppo e io spero che proseguiremo nella strada di coinvolgere chi, come la nuova consigliera Meo, ha contribuito alla costruzione della lista.
Infine: l’anno prossimo si vota a Ravenna. Nel Comune abbiamo avuto un buon risultato. Ci sono le condizioni per proseguire nella costruzione di SEL anche coinvolgendo altre forze socialiste, ambientaliste e di sinistra e soprattutto altri “volti” come dice Nichi.

Guido Pasi

A bocce ferme

A bocce ferme, dopo essermi ripreso dalla botta elettorale, parto con qualche mia considerazione.
Il dato nazionale è sconfortante, la sinistra sembra non essere in grado di porsi come alternativa credibile. La televisione ovviamente in tutto questo non aiuta. Ma non può essere, la televisione, la valvola di sfogo di tutta la sinistra. La sinistra ha perso queste elezioni e come prima cosa dovrebbe ammetterlo, poi iniziare a trovare cosa non è andata. L’astensionismo, storicamente di centro sinistra, a mio avviso si è dimostrato ancora determinante.

Molti gli scontenti della politica in senso lato. Questo il primo problema da risolvere. Come pensiamo di risolverlo? Secondo me è indispensabile ritornare a fare politica sui nostri territori, occorre creare una rete di contatti e di cittadini che siano informati, partecipi e presenti all’interno della politica locale e nazionale.

Dobbiamo parlare dei nostri problemi, occorre ri-coniugare la dimensione nazionale e locale della politica. I nostri cittadini devono vedereci in faccia, non devono conoscere il simbolo perché lo vedono in televisione, devono conoscerlo tramite l’abbinamento alle nostre facce.
Dobbiamo tutti metterci la faccia in prima persona per parlare con la gente. Il Partito Democratico sta naufragando nella mediocrità perché ha lasciato l’attività politica alla televisione.
Dobbiamo riprenderci le piazze, i mercati, dobbiamo infiltrarci lentamente nelle crepe del nostro territorio.

Un'altra questione fondamentale riguarda le tematiche da trattare partendo ovviamente dall’ipotesi che occorre costruire e non solo opporsi.

Dobbiamo informare le persone, dare loro una mano e delle risposte riguardo il lavoro che svolgiamo nelle nostre amministrazioni.
Dobbiamo riuscire a far capire alla gente che è grazie alla politica del centro-sinistra che nella nostra regione e nei nostri paesi abbiamo servizi sociali, sanitari e istruzione di buon livello. Dobbiamo spiegare loro che in tempi come questi, dove la crisi e i tagli del governo centrale sono divenuti sempre più importanti, anche solo il mantenimento di certi servizi è una conquista. Contemporaneamente occorre capire che non basta mantenere ma bisogna proporre qualcosa di nuovo.
Dobbiamo parlare di Riolo Terme e di Casola Valsenio, dobbiamo educare la cittadinanza alla raccolta differenziata e alla cura del territorio, dobbiamo essere disponibili a domande e chiarimenti, dobbiamo chiedere cosa pensano e cosa vorrebbero.

Dobbiamo essere la goccia che scava nella roccia.

Gianluca Di Marzio

Elezioni Regionali 2010 RIEPILOGO NAZIONALE

comunicazone interna 5

ciao a tutti,
ormai tutti avrete avuto modo di vedere i risultati elettorali sia locali che nazionali.
 
Oltre la Puglia dove Vendola ha ottenuto una bella vittoria, i risultati non sono stati particolarmente brillanti per il centro sinistra nel resto d'Italia.

Anche nella nostra realtà non abbiamo brillato particolarmente, anche se il risultato di Riolo Terme è il primo della provincia di Ravenna e Casola Valsenio il terzo.
 
Naturale che per ottenere questi risultati c'è voluto il vostro lavoro e il vostro impegno, senza questo non avremmo avuto nemmeno la metà di quanto ottenuto, pertanto vi ringrazio tutti del lavoro svolto fin qui, ma non pensate di andare in ferie più di tanto.
 
Il lavoro fatto fino ad oggi è stato l'inizio della semina, ora dovremo continuare a seminare ancora fino al raccolto che speriamo arrivi presto.
 
Pertanto vi invito martedi 06 aprile alle ore 21 presso la sede del circolo a Casola per discutere insieme del seguente ODG:
 
1) discussione sulle elezioni (risultati locali e nazionali )
2) attività da mettere in atto nei prossimi mesi (raccolta firme acqua, iniziative pubbliche)

3) bilancio del pranzo di autofinanziamento

4) varie ed eventuali.

 
in attesa di vedervi numerosi,
un saluto.
 
Francesco R.

Risultati di SEL nei comuni della Provincia di Ravenna

Risultati Elezioni Regionali 2010 nel comune di Riolo Terme


Appello al voto di Nichi

Due anni fa una notte profonda è calata sul nostro paese. Convinta di aver conquistato, grazie a una seduzione bugiarda, il potere assoluto, la destra di Silvio Berlusconi ha creduto di potersi permettere tutto. E tutto si è permessa. Ha mentito e ingannato. Ha ignorato la realtà e le sue esigenze per sostituirla con uno zuccheroso fondale di cartapesta. Ha fatto dell’esercizio del potere una pratica quotidiana di licenza e abuso. Ha reclamato con fragorosa arroganza il diritto feudale all’impunità. Ha stracciato diritti, umiliato il lavoro, seminato intolleranza, coltivato egoismi, beffeggiato come ciarpame e impaccio ogni solidarietà.

Queste tenebre da cui siamo oggi circondati non sono il frutto di un’eclisse improvvisa e imprevedibile. Sono il prodotto di una lunga controrivoluzione culturale a cui moltissimi hanno messo mano. Si sono addensate nel corso di un quasi vent’anni, mentre giorno dopo giorno veniva circoscritto e infine cancellato ogni spazio pubblico, denunciato come intollerabile ciarpame ogni diritto, smantellata la centralità del lavoro, sequestrato e poi dissezionate in vacue pillole pubblicitarie quel bene comune essenziale che era e deve tornare a essere la politica.

L’illusione di invulnerabilità e impunità politica che ha alimentato in questi due anni l’orgia del potere berlusconiano è infondata. Scricchiolii sempre più numerosi e sempre più stridenti rivelano che lo scintillante castello del berlusconismo, fondato com’è sulle sabbie mobili di un colossale inganno, si avvia verso un rovinoso crollo. Ma uscire da questa ombra non sarà possibile senza restituire alle parole svuotate il loro spessore e il loro senso: senza riprendere possesso della politica e riportare la democrazia al suo significato di reale potere del popolo.

Queste elezioni possono segnare l’inizio della fine per chi, in nome del popolo, ha sottratto al popolo il diritto di decidere sulle proprie sorti e ha ridotto la libertà a sterile facoltà di scegliere tra vuoti prodotti di consumo politico.

E’ ora che quelle parole, popolo e libertà, si spoglino del carattere sinistramente ironico di cui li ha ammantati la destra e tornino alle loro origini, al loro eterno valore, al loro vero e profondo significato.
 
Nichi Vendola

Per una sinistra giovane, moderna ed innovativa

Il cortile del Vaticano

Vergogna !!!!!!!!!!!!!!!!!

Ancora una volta le elezioni, e ancora una volta si dimostra che questo nostro Stato è sempre più il cortile di casa del Vaticano.

Ormai dovremmo essere abituati, ma la cosa continua a stupirci.
Infatti, anche ieri per l’ennesima volta ci siamo trovati un appello della CEI, quasi un anatema nei confronti degli elettori che voteranno quei candidati o quei partiti che difendono la legge sull’aborto.
Ancora una volta a meno di una settimana dal voto, c’è un’intromissione della Chiesa nella politica del nostro Paese e poche sono le voci che si alzano contro questo intervento.

Ancora una volta si vuole colpire l’autodeterminazione delle donne nelle scelte di gravidanza e procreazione, quasi che l’aborto fosse un qualcosa che le donne affrontano con leggerezza e non ci fosse una legge che regolamenta e stabilisce i modi e i tempi di intervento, dimenticando quello che succedeva prima della legge sull’aborto.
Forse si vuole rimettere le donne in mano alle mammane o ai quei medici che praticavano gli aborti in clandestinità a prezzi astronomici per poi lasciare le donne sole senza assistenza.

Purtroppo ormai siamo abituati a questi interventi e non riusciamo più a reagire, il tutto a scapito della laicità dello Stato e del rispetto della libertà di scelta dei cittadini e del rispetto della legge italiana.
Dal 48 del secolo scorso ad oggi ogni volta che c’è un’elezione la Chiesa lancia scomuniche proclami anatemi nei confronti dei cattolici che non si attengono alle sue disposizioni.

Come rimpiango Camillo Benso Conte di Cavour, quando oltre 100 anni fa proclamava “libera Chiesa in libero Stato”, in questi anni stiamo andando verso un oscurantismo medievale, dove la Chiesa entra sempre più nelle scelte della vita di tutti i cittadini, non solo nelle coscienze.

Ripenso, quando verso la metà degli anni 80 del secolo scorso, mi auguravo di vedere presto la fine della DC, partito clerico conservatore, come in molti lo definivamo. A guardare indietro mi accorgo di quante intromissioni del Vaticano non ci siamo accorti, perché quella grande “balena bianca “ riusciva a metabolizzare tutto, e quello che usciva erano solo le punte di iceberg.
Il tutto dovuto alla capacità di scindere lo stato dalla religione da parte di quella classe politica che pur con tanti difetti manteneva alto il senso dello stato e capiva che pur essendo cattolici e credenti lo Stato doveva rimanere laico per garantire tutti.
Forse ora ho un po’ di nostalgia di quegli anni, perchè l’attuale classe politica di centrodestra e molta anche di centrosinistra non ha più questa laicità e spesso si comporta come “lacchè” nel confronto del Vaticano.

Oltre ai periodi elettorali, in cui la nostra Chiesa fa notevoli pressioni sull’elettorato, subiamo delle intromissioni continue a gamba tesa, come si direbbe in gergo calcistico, senza che nessuno mai pensi di sfoderare il cartellino giallo o rosso.

Vedere per credere solo gli interventi più clamorosi degli ultimi anni:

Ottobre 2000: la pillola del giorno dopo viene distribuita nelle farmacie. La Pontificia Accademia invita medici e farmacisti all’obiezione di coscienza.

Giugno 2003: la congregazione per la dottrina della fede stabilisce che i parlamentari cattolici devono votare contro ogni iniziativa favorevole al riconoscimento delle unioni omosessuali.

Giugno 2005: l’accesa campagna per l’astensione messa in piedi dai Vescovi determina il fallimento del referendum per abrogare la legge 40 sulla procreazione assistita, addirittura si continuarono a esortare i fedeli a non votare perfino la domenica del voto in aperta violazione della legge.

Luglio 2005: la Santa Sede proclama di considerare peccato per un fedele votare un candidato favorevole all’aborto.

2009: caso Englaro, la chiesa e di conseguenza tutto il centrodestra si batte contro la famiglia Englaro colpevole di voler fermare l’alimentazione forzata, dopo 17 anni di vita vegetativa alla figlia Eluana.

È poi in prima fila con il centro destra contro il testamento biologico e per l’accanimento terapeutico.

La Santa Sede si è poi opposta ai PACS ai DICO e a tutte le altre forme di unioni che non passino attraverso il matrimonio relegando, per i diritti civili, l’Italia a fanalino di coda dell’Europa.
E contro alle unioni di fatto, i sostenitori del Vaticano, misero in piedi il fatidico Family Day, Una giornata nazionale a favore della famiglia… e guarda un po’ chi erano i pertinaci paladini della famiglia… quelli a cui il Vaticano chiede di dare il voto…  Casini, Fini o meglio ancora  Silvio Berlusconi, tutti politici che rappresentano la cristianità e che di famiglie ne hanno diverse e forse per questo erano interessati al “Family Day, per poterle difendere tutte.
Oppure l’altro campione della difesa della fede è l’ex onorevole dell’UDC Cosimo Mele, trovato con due prostitute e droga in una stanza di albergo, oppure Lorenzo Cesa sempre dell’UDC che difese Mele dicendo che bisognava capire chi per lavoro era costretto a stare lontano dalla famiglia, o tutti i puttanieri e disonesti che stanno emergendo dalle varie inchieste, dove la prostituzione la sta facendo da padrona senza che si levi una benché minima voce dalla CEI, compreso il prete che teneva la cassa per quel costruttore indagato sulla ricostruzione  post terremoto all’Aquila.

E sempre in nome della vita la CEI sta facendo una battaglia contro l’uso dei preservativi, ma questo non solo in Italia, anche in Africa, forse che sia meglio morire di AIDS  o usare il preservativo? Chissà come si misura il valore della vita dell’uomo.

Ma quello che succede in Italia non succede negli altri paesi dell’Europa, forse perché le classi politiche anche di destra che governano gli altri Paesi, sono fatte di politici che hanno innanzi tutto senso dello stato e la laicità necessaria per saper distinguere fra leggi dello stato e religione.
La legge, deve tutelare tutti i cittadini, mentre la religione è una scelta intima dell’uomo.

E allora per fare in modo di fermare queste intromissioni di questa Chiesa che non ha niente da spartire con gli insegnamenti del Vangelo, e per fare in modo che il nostro non diventi uno stato teocratico, dove i peccati diventano reati, credo che un modo sia anche quello del voto.

Un voto a Sinistra Ecologia Libertà è un voto per la Laicità dello Stato, per uno Stato di Diritto e per i Diritti dei Cittadini !!!!!!!!!!!

Francesco Rivola
portavoce SEL valle del Senio

Intervento di Nichi Vendola durante la manifestazione a Piazza del Popolo (Roma)

considerazioni in ordine sparso

Dopo una bella giornata come quella di domenica al circolo di SEL a Casola e dopo le iniziative pubbliche svolte sul territorio penso che valga la pena di tirare un po’ le somme e dire perché un voto per Sinistra Ecologia e Libertà rappresenterebbe un passo verso il cambiamento.


Un voto a SEL per sostenere la candidatura di Vasco Errani presidente, un voto per non permettere all’inesperienza della candidata del centrodestra di rovinare quanto di buono è stato fatto.

Un voto a SEL per avere un consiglio regionale che rappresenti tutte le forze e le realtà del nostro territorio. Una giunta regionale composta solamente da PD e IDV non rappresenterebbe a dovere le voci di quella parte di cittadini che credono nell’importanza della sinistra.

Un voto a SEL perché non si vive di sola opposizione, occorre fare proposte per governare.

Un voto a SEL per mettere al centro il tema del LAVORO, dell’acqua come bene PUBBLICO e un chiaro NO al nucleare.

Un voto a SEL per il rispetto dell’ambiente e del nostro territorio, un impegno preciso volto a contrastare il repentino processo di cementificazione della nostra regione.

Un voto a SEL perché crediamo che quello che è stato fatto da Nichi Vendola in Puglia debba essere fatto in tutta Italia.

Un voto a SEL è un voto che premia il lavoro svolto nelle amministrazioni comunali dai nostri due assessori di riferimento, Claudio Riciardelli per Casola Valsenio ed Emanuele Conti per Riolo Terme.

Un voto a SEL perché nei due comuni del nostro territorio (Riolo e Casola) la politica è fatta da persone, ragazzi e ragazze mossi da passione e non certo per spartirsi incarichi e poltrone.

Un partito non è un entità astratta che si muove dall’alto. Sono le persone che nei territori danno forma e vita a SEL, siamo un insieme di ragazzi di e non che credono che cambiare sia ancora possibile. Scrivo questo proprio oggi che in America è stata approvata la riforma sanitaria voluta da  Obama che estende l’accesso alle cure sanitarie al 95% dei cittadini americani.

“Non esiste un cambiamento che non abbia avuto un sogno ad ispirarlo” Nichi Vendola


Gianluca Di Marzio

Intervento di Guido Pasi a Casola Valsenio

Si, questa volta abbiamo fatto sul serio

SI PARTE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Si questa volta abbiamo fatto sul serio, questa volta abbiamo ritenuto che fosse la volta buona per partire davvero,e allora tolto il freno a mano e dato il gas necessario abbiamo messo in moto la nostra 500 rossa e siamo partiti.

Si siamo partiti, forse per una nuova tappa, una nuova utopia, ma lo facciamo con passione, la nostra 500 rossa è piccola ma il suo motore sappiamo che può fare centinaia di migliaia di km con una velocità moderata che ci permette anche di gustarci il paesaggio e l’ambiente che incontriamo.
Siamo partiti ancora una volta , ma chi come me ha iniziato le sue partenze oltre 30 anni fa si trova ora con una compagnia nuova, fatta di tanti giovani, diversa da quella degli ultimi anni, più bella e più allegra.

Quando si parte è sempre emozionante, c’è sempre un fremito sulla pelle e nel cuore che ci rende tutti un po’ eccitati.

Chi oggi ha deciso di salire su questa 500 rossa, a parte pochi che hanno superato i 50,  sono giovani e giovanissimi, che magari è la prima volta che “partono” e allora il viaggio che intraprendiamo è fatto con più leggerezza, con più allegria, con una musica nuova, e pur avendo una meta e un percorso comune, ci accorgiamo che ci sono modi diversi per cercare di raggiungerla.

Forse quando noi ci siamo alternati ai nostri genitori alla guida della 500 rossa, avevamo una visione innovativa,ma oggi ci accorgiamo che il volante lo dovremo lasciare in mano a loro.

Magari all’inizio come nelle scuole guida gli dovremo essere al fianco, ma sono loro che dovranno imparare a guidare questa 500 rossa, che dovranno imparare ad accelerare e frenare, e magari può capitare qualche volta anche di dover sbattere , ma l’importante è ripartire, tenere alta la passione per il viaggio e  disegnare la mappa del futuro e delle mete da raggiungere, e saranno loro a designare gli obiettivi e le mete e noi saremo gli accompagnatori.

Ma la cosa bella è che nel momento in cui ci sono tanti SUV che vanno di moda, disponibili e più comodi, ci siano tanti giovani che hanno deciso di salire su questa 500 rossa, ed è a loro che dobbiamo un ringraziamento, perché ancora sono in grado di farci scoprire la passione del viaggio, perché ancora sanno farci aprire quei cassetti dove abbiamo riposto i nostri vecchi sogni che pensavamo di non dovere aprire più, perché ancora ci fanno riscoprire la gioia della partenza per un viaggio nuovo, e la speranza è che questa nostra partenza fatta con la 500 rossa, presto possa essere affiancata da tante altre 500 rosse con tanti altri giovani alla guida, perché il futuro è nelle mani dei giovani e non possiamo essere noi a disegnargli il futuro, ma devono essere loro, attori attivi di questo viaggio per costruire un futuro migliore.

Buon viaggio a tutti  !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Si buon viaggio a tutti noi che siamo saliti,
la 500 rossa è la metafora del nostro circolo che abbiamo appena inaugurato.
È l’immagine che Klod ha messo sul  nostro primo comunicato stampa.
È un immagine simpatica e nuova come nuovo vuole essere il nostro modo di fare politica e rapportarci con gli altri.

Il nostro circolo di Sinistra Ecologia Libertà della valle del Senio ha aperto i battenti ufficialmente sabato 13 marzo, è un circolo di vallata perché ormai le problematiche non si fermano più al confine fra Casola e Riolo ma vanno affrontate tenendo conto dell’insieme.

Finalmente esistiamo, abbiamo un luogo fisico dove incontrarci e dove farci trovare, siamo passati da una situazione astratta a una reale, dopo anni di discussione svolte nelle varie cantine o osterie finalmente abbiamo visibilità, finalmente abbiamo un circolo di Sinistra Ecologia Libertà.

È un circolo giovane, ma soprattutto fatto da giovani, giovani che vogliono capire, che vogliono impegnarsi per portare il loro contributo in una discussione sulla sinistra a livello nazionale ma anche vogliono contribuire allo sviluppo dei nostri comuni con le loro proposte.

Sono giovani e giovanissimi che stanno cercando di dare il loro contributo per costruire una sinistra nuova, la sinistra del futuro,  modellata sulle giovani generazioni, che comprenda i loro disagi e sappia realizzare i loro sogni.

Fanno politica per passione e non per interesse, non avrebbero scelto il nostro circolo altrimenti.

Perché la passione e i sogni sono la spinta che ci permette di guardare avanti e cercare di cambiare in meglio lo stato delle cose.

In pochi giorni abbiamo lavorato tanto messo in campo diverse iniziative pubbliche, a cominciare dall’inaugurazione dove ci sono venuti a trovare i 2 sindaci, esponenti dei partiti del centrosinistra dei nostri comuni e diversi amici, e ci ha fatto molto piacere.

Abbiamo fatto i banchetti con la raccolta delle firme contro la privatizzazione dell’acqua, i comizi di Martino Albonetti a Riolo e di Guido Pasi a Casola, sì i comizi, sembrano secoli che la sinistra non ne faceva più e forse per questo abbiamo visto anche un certo interesse, il tutto culminato con il pranzo di autofinanziamento, dove abbiamo fatto il pienone, dove abbiamo faticato ma ci siamo anche divertiti.
Bella giornata davvero!!!!

Ora siamo in dirittura di arrivo abbiamo ancora pochi giorni prima del voto, cerchiamo di impegnarci in questi giorni come ci siamo impegnati fin qui, cerchiamo di convincere i famigliari gli amici, i conoscenti, facciamoci conoscere e facciamo capire i motivi per cui è bene che votino per Sinistra Ecologia Libertà.
Un ultimo sforzo!!!!!!!

Ma questo circolo, non è nato solo per fare la campagna elettorale, l’obiettivo del nostro circolo è che già dalle prossime settimane si possa fare un programma di iniziative pubbliche per parlare delle cose che interessano gli aderenti o i cittadini, perché in quella che è la società dell’informazione ci accorgiamo sempre più spesso di conoscere poco le cose che contano, e il nostro obiettivo è fare formazione e informazione, su problemi nazionali e problemi locali per andare oltre le leggende metropolitane e avere una base per poter aprire una discussione in maniera seria.

Vogliamo che questo circolo diventi la casa della sinistra, dove la discussione e il confronto ci aiutano a crescere e aiutano a crescere la nostra società.

Sali nella 500 rossa anche tu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Francesco Rivola
portavoce SEL valle del Senio

Le ragioni del voto a Sinistra Ecologia Libertà - Idee Verdi in Emilia Romagna




  



Ricostruiamo la sinistra italiana - Lettera di Guido Pasi


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FERMI TUTTI - L'ACQUA E' LIBERA


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A ritornare indietro si fa presto

C'era una volta in Romagna, una forma di contratto chiamato a “mezzadria”, voleva dire che il contadino mezzadro sul podere, doveva dividere a metà tutto il ricavato del podere col padrone, di solito proprietario di molti poderi o fondi, la cui amministrazione era affidata al “fattore”.

Era talmente vero che la casa in cui abitava il mezzadro e la sua famiglia era proporzionale alla estensione del podere, cioè un podere che necessitava di otto persone la casa era adatta a otto persone, se il podere era grande e necessitavano venti persone la casa era molto più grande. 

Mi raccontava un vecchio donatore, durante un pranzo della sezione AVIS di Riolo Terme, che lui e sua sorella furono registrati, battezzati, e quindi regolarizzati alla età; lui sette, la sorella sei anni. 

Il padre per paura di avere lo sfratto, allora si chiamava “commiato”, li aveva tenuti nascosti per tutto quel tempo, loro erano due bocche in più quindi la metà non era rispettata. 

Ricordava che un anno quando il fattore era arrivato per dividere il raccolto, il padre li aveva nascosti nel cavo di un albero per tutto il giorno, e lì erano rimasti senza bere e mangiare fino alla sera. Questi fatti purtroppo veri, accadevano sovente nelle campagne romagnole settanta, ottanta anni fa. 

Se la storia si ripete come si usa dire, la decisione della Cassazione sui padri clandestini, ci mette molto carburante per far presto a riportarci indietro.

Angelo Muccinelli


Immigrati: assurdo passo indietro rispetto alla Costituzione
Sentenza Cassazione conseguenza disastrosa di legge xenofoba

Roma, 11 marzo - "I bambini migranti non hanno meno valore degli altri". Lo afferma il portavoce nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola, commentando la sentenza della I sezione civile della Corte di Cassazione in tema di immigrazione.
 

"È sconcertante sapere - prosegue Vendola - che il diritto a crescere in maniera sana di un minore extracomunitario non abbia alcun significato in un Paese civile. È altrettanto sconcertante trovarsi di fronte alla brutalità di uno Stato che abbandona un bambino, bisognoso come i suoi coetanei di cure e affetto familiari".
 

La sentenza della Cassazione, sostiene ancora, è "un assurdo passo indietro rispetto a quanto dichiara espressamente la nostra Carta Costituzionale in tema di diritti prima di tutto naturali, che appartengono per natura all'uomo e che la Costituzione deve riconoscere, come nel caso di un figlio, qualsiasi sia la sua nazionalità".
 

"Sono queste le conseguenze disastrose di una legge xenofoba come la Bossi-Fini - conclude il leader di Sel - l'espressione più becera della controcultura del berlusconismo, che costringe i migranti a vivere nella clandestinità, trasformando la loro condizione di vita in un reato". 

Grazia Francescato a Faenza

dal circolo SEL di Faenza, 15 marzo 2010

Grazia Francescato a Faenza il prossimo mercoledì 17 alle 17,00 per la campagna elettorale.

L’esponente storica degli ecologisti, apprezzata e stimata per competenza correttezza ed impegno, non solo in Italia ma anche in Europa, pure dagli avversari politici, sarà a Faenza e precisamente presso il bar di Porta Montanara in corso Matteotti di fronte alla sede dei Verdi della provincia di Ravenna, per sostenere nelle elezioni comunali la Lista Sinistra per Faenza ed il candidato Sindaco Giovanni Malpezzi, e la lista di Sinistra Ecologia Libertà ed idee Verdi presentata a sostegno di Vasco Errani per il rinnovo del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna.

All’incontro, a cui saranno presenti oltre a sostenitori e simpatizanti, interverranno Guido Pasi e Miria Venzi, candidati al Consiglo reginale dell’Emilia Romagna per la lista di Sinistra Ecologia Libertà ed idee Verdi, ed i candidati per il rinnovo del Consiglio comunale di Faenza di Sinistra per Faenza: Martino Albonetti, Sauro Bacchi e Gigliola Cordiviola, quest’ultima legata a Grazia Francescato, da un’amicizia ultra ventennale e da tante battaglie, a partire da quella, purtroppo ancora tanto attuale, contro il nucleare.

Il tema della conversazione sarà: Gli ecologisti e la sinistra italiana: L’esperienza delle liste civiche rosso-verdi …… ritorno al futuro!, l’occasione, oltre che un fertile momento di confronto sui temi della sostenibilità ambientale legati al territorio, sarà un momento interessante per cogliere la sempre arguta e sobria analisi della Francescato sulla ultime vicende che hanno attraversato la politica italiana. L’On. Francescato secondo il suo stile,sereno ma incisivo, scevra da pregiudizi e senza usare toni propagandistici, darà sicuramente un importante contributo al dibattito politico faentino.

I giornalisti sono invitati a partecipare all’informale conversazione e Li ringraziamo, anticipatamente, per l’importante servizio all’informazione che vorranno prestare con la loro gradita presenza.

Luigi Carrano
SELFaenza@gmail.com

Incontro con Martino Albonetti


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Incontro con Guido Pasi e pranzo di autofinanziamento

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Perché ho aderito a SEL

Ho aderito perché SEL è un progetto innovativo partito dalla gente, dalla voglia di una nuova sinistra che non si vergognasse di definirsi tale.

Ho apprezzato molto Bersani durante il congresso quando lanciava buone parole al movimento di Nichi Vendola. Finito il congresso, vinto con i voti di tanti elettori di sinistra, alle belle parole non hanno avuto seguito i fatti e l’obbiettivo unico sembrava essere quello di allearsi con l’UDC.

Come ha detto Vendola varie volte non ha senso precludere le alleanze a tavolino senza confrontarsi sui fatti ma questo è quello che è accaduto e se non fosse stato per la determinazione di Nichi oggi non sarebbe in corsa per la presidenza.

Questo aneddoto rispecchia molto il motivo per il quale ho aderito a SEL, un partito che nasce dal volere della gente che si è stancata di essere solo un bacino di voti a cui attingere in campagna elettorale.

Ho aderito perché è un partito che sfrutta molto la rete, verrebbe da dire “fatto di giovani”  ma non sarebbe esatto, è la mentalità che è giovane, innovativa. Nichi vendola ha dimostrato di puntare sui giovani, lo ha dimostrato nei fatti.

Ha dimostrato che le misure più importanti sono quelle che cambiano la cultura di un popolo, che danno risultati sul lungo periodo perché non ha senso prendere un digestivo quando hai mal di pancia, devi capire che se vuoi stare meglio devi mangiare di meno.

La cultura politica del metterci sempre e comunque  “una pezza” non paga!! 

Gianluca Di Marzio

Inaugurazione del circolo SEL valle del Senio

In data 16 febbraio 2010, si è costituito durante l’assemblea degli aderenti, il circolo di Sinistra Ecologia Libertà della valle del Senio.
Il circolo è espressione degli aderenti dei comuni di Casola Valsenio e Riolo Terme che già da diversi mesi si ritrovano con l’intento di costruire, anche nel nostro territorio, quella sinistra del futuro di cui il Paese ha bisogno.

Per l’occasione sabato 13 marzo alle ore 17:00 siete tutti invitati all’inaugurazione del circolo in Via della Sorgente, 37 (vicino a Piazza Oriani) a Casola Valsenio.
(Seguirà buffet).

Interverrà Giovanni Paglia
portavoce provinciale di Sinistra Ecologia Libertà.


clicca sull'immagine per ingrandirla

comunicazione interna 4

Causa massiccia nevicata, la riunione di mercoledì 10 è stata posticipata a a lunedi 15 alle 21.15 
dove discuteremo dell'organizzazione dell'iniziativa del sabato 20/03 a Riolo Terme con Martino Albonetti, del pranzo elettorale e della iniziativa pubblica del 21 marzo a Casola Valsenio e della nomina dei rappresentanti di lista.

Si conferma l'inaugurazione della sede di SEL valle del Senio per sabato 13 marzo alle ore 17,00.

Giù le mani dall'articolo 18



Reportage dai giovani di Riolo Terme

Alcune foto scattate sabato mattina durante l'iniziativa pubblica promossa dai giovani di SEL valle del Senio di Riolo Terme in occasione dell'apertura della campagna elettorale e della raccolta firme in difesa dell'ipotesi di privatizzazione dell'acqua.


Le altre immagini dell'iniziativa le troverete nella galleria fotografica all'interno della Fabbrica di Nichi - Casola & Riolo su Facebook.

8 marzo - Giornata Internazionale della Donna

Vagando per la rete ho trovato moltissime pagine che trattano questo argomento, perciò vorrei riportare alcuni appunti storici per poi passare a qualche argomento attuale.

L’8 marzo è la Giornata Internazionale della Donna, chiamata più comunemente Festa della Donna. In Russia è una Festività Nazionale, rimangono chiuse scuole e uffici. Oggi è vista da molti come festa commerciale, e spesso si dimentica che con questa festività si vogliono ricordare le conquiste sociali femminili, ottenute nel secolo scorso a forza di lotte e proteste.

Le prime origini di questa festa sembrano risalire al VII Congresso dell’Internazionale socialista di Stoccarda, nell’agosto 1907, dove si parlò, fra gli altri temi, della questione femminile e del diritto di voto per le donne.

Ma perché proprio l’8 marzo? Su questo punto non ci sono certezze assolute. Ho trovato diverse versioni e leggende su blog e enciclopedie online. Un’ipotesi è che sia stato scelto l’8 marzo perché il 23 febbraio 1917 (questo giorno in Russia corrisponde al’8 marzo del nostro calendario gregoriano) a San Pietroburgo fu organizzato un corteo al quale presero parte moltissime donne, affinché la guerra finisse e i loro mariti e figli tornassero a casa. Altre ipotesi ci conducono negli Stati Uniti. Una, a mio avviso molto diffusa, risale al 1908: alcune operaie di un’industria tessile di New York scioperavano per il miglioramento delle condizioni di lavoro quando il proprietario della fabbrica bloccò tutte le vie d’uscita e applicò un rogo, causando la morte di 129 lavoratrici. E’ quasi accertato, però, che questa versione sia falsa, anche se non del tutto inventata: un fatto simile si verificò il 25 marzo 1911 nella fabbrica newyorkese di Triangle, dal quale i sindacati presero provvedimenti sulla sicurezza sul lavoro, ma dal quale non deriva da Festa della Donna.

Ma in fondo, più che il giorno in sé, ha importanza il concetto: è fondamentale riconoscere il percorso delle Donne alla conquista dei loro diritti, un percorso non ancora completato e ricco di ostacoli, per noi, donne occidentali e ancora di più per le donne del mondo islamico, abituate a passare da un padre padrone ad un marito padrone.

Un aspetto drammatico riguarda la violenza sulle donne. I dati ISTAT più aggiornati sono quelli del 2006: 6 milioni 743 mila le donne dai 16 ai 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Ciò che più colpisce, di cui si parla maggiormente, è la violenza che si compie sulle strade (compiuta solitamente da uno sconosciuto), e spesso rimane nascosto un lato terribile della questione: le violenze che si compiono entro le mura domestiche, operate quindi da un partner o da un ex-partner, e in alcuni casi è anche presente una gravidanza in corso. E’ stimato che le violenze domestiche non vengono denunciate nel 96% dei casi, mentre per quanto riguarda le violenze all’esterno la percentuale “scende” al 93%. E’ evidentemente un aspetto molto grave e angoscioso, che molte donne stanno cercando di risolvere, uscendo dal silenzio e raccontando il loro dramma, affinché sempre più donne trovino il coraggio di fare altrettanto.

Nonostante viviamo in una società che vorremmo definire moderna, la parità tra uomo e donna è ancora lontana, non tanto a livello legale, quanto a livello sociale, tant’è che sono tantissime le donne che affermano di aver subito ricatti sessuali sul lavoro. Ci sono inoltre donne che rinviano l’età in cui costruirsi una famiglia, aspettando di avere un lavoro stabile, che in certi casi non arriva mai, tanta è la paura di un datore di lavoro nel dover tenere una persona in regola senza ricevere in cambio manodopera, e i datori di lavoro in questione non sono solo uomini, ma anche donne che dagli uomini hanno preso il lato peggiore.

Quindi, in un giorno come oggi, più che regalare un mazzetto di mimosa (che comunque è sempre gradito!), pensiamo ad essere solidali con tutte le donne del mondo e a ricordare a tutte coloro che conosciamo quanto sono importanti.

Alice Baldassarri