A Bologna eravamo in tanti

A Bologna eravamo in tanti, circa duemila, in un cinema suddivisi equamente in due sale.
Nichi Vendola però era solo in una, nell’altra c’era la proiezione di quello che accadeva nella sala accanto e questo è bastato per riempirla comunque. Ancor prima dei contenuti a stupirti sono le persone che ho di fronte, quelle che si accalcano le une sulle altre per vedere lo schermo. Non è un pubblico posticcio fatto di pullman organizzati dai partiti, sono singoli gruppetti di persone prevalentemente giovani che per una sera invece di andare al pub hanno deciso di ascoltare e di partecipare. Li ho visti arrivare, entrare alla spicciolata e prendere posto, molti sono dovuti anche tornare a casa perché le sale erano già piene mezzora prima che si iniziasse. Le nuove generazioni, come dice spesso Nichi, erano tutte lì ad ascoltarlo creando una sintonia perfetta, un pubblico di studenti, giovani lavoratori, uomini, donne e pensionati. Sono spettacoli rari per la politica ma confermano quello che già avevo potuto notare al congresso nazionale di SEL a Firenze.

Inizia la serata. Dopo i contributi introduttivi di Cathy La Torre (Coordinatrice di SEL Bologna) e di un rappresentante della fabbrica di Nichi è il turno di Amelia Frascaroli, la candidata sindaco appoggiata da SEL per le primarie di gennaio. Una donna seria che utilizza toni pacati senza mancare di determinazione, capace di riportare la politica fuori dal palazzo fino a casa sua nella quale incontra quotidianamente i cittadini e realizza interessanti incontri tematici per la scrittura del programma, creando collegamenti ed iterazioni in tempo reale sulla sua pagina facebook dove vengono postati dei ragionamenti ed ascoltati in diretta i commenti e i contributi dei cittadini via web. Un modo innovativo di porsi e di interfacciarsi con un numero sempre maggiore di persone.

Sono ormai le dieci quando, tra scroscianti applausi, la sala prende vita ed inizia a vibrare, sale in cattedra Nichi Vendola. 

Un discorso a tutto campo, complesso e con molti ragionamenti interessanti. Si parte dai tetti, perché dall’alto si ha una visione diversa di ciò che accade nel paese. Dall’alto dei monumenti, sopra le facoltà dove siedono gli studenti in protesta per ribadire che in tempo di crisi investire in cultura e formazione è indispensabile per evitare di entrare, dopo un Novecento fatto di grandi lotte e conquiste, in un nuovo secolo che è in realtà un ritorno all’Ottocento per quanto riguarda la precarietà della vita e del lavoro. Siamo la generazione “lavoro mai”, abituata al precariato e all’assenza di diritti. La riforma Gelmini rappresenta il colpo al cuore all’istruzione pubblica che avviene in contemporanea ai tagli alla cultura e ai crolli di Pompei. Per ricordarci quanto sia importante la cultura Vendola pone un quesito che ancora mi fa riflettere: che cosa sarebbe stata l’Italia afflitta del dopo guerra senza Vittorio De sica, Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini?
Poi si parla di rifiuti e di meridione, di Napoli, di discariche e di bambini che rischiano quotidianamente intossicazioni per il fetore che si accumula nelle strade. Si parla dell’inceneritore di Acerra costruito su una falda acquifera e che mai potrà funzionare correttamente, si parla di cicli dei rifiuti e di come devono essere fatte le discariche perché non è possibile chiamare con quel nome buchi nel terreno straboccanti di rifiuti e privi di qualsiasi altro impianto di lavorazione. Poi si parla di Bologna città che Nichi definisce depressa, da risollevare, serve aria nuova e una politica che esca dalle logiche di palazzo per tornare ad occupare le piazze, le strade e le case legandosi di nuovo con la gente. Ha detto queste ed altre cose Nichi, le ha dette in un intervento che è durato un ora e mezza e ha utilizzato il suo linguaggio quello che rappresenta la nuova narrazione, l’unica a mio avviso possibile per poter costruire le basi per un alternativa credibile al berlusconismo.
Per concludere, come al solito, ci ha augurato un “buon cammino”.

Gianluca Di Marzio
Circolo SEL Valle Del Senio

Nessun commento: