Approvato in Consiglio Comunale di Reggio Emilia odg su moratoria privatizzazioni

Lunedì 20 dicembre il Consiglio Comunale di Reggio Emilia ha finalmente sancito, attraverso l’approvazione di un odg presentato dai gruppi di maggioranza e il M5S, l’importanza dell’espressione del voto popolare sui referendum riguardanti la legge che privatizza i Servizi Idrici Integrati (la gestione dell’Acqua), il cosiddetto “Decreto Ronchi”.

Sinistra Ecologia Libertà ha condiviso con il movimento per l’acqua,  con molte forze politiche un importante documento in cui si afferma che, finché non saranno svolti i referendum (richiesti da 1.400.000 cittadini italiani di cui 110.000 emiliano-romagnoli e 14.000 reggiani), non si dovrà procedere alle privatizzazioni delle gestioni e alle vendite di azioni a privati e non dovranno essere soppressi gli A.ATO (Autorità degli Ambiti Territoriali Ottimali).

La battaglia per l’acqua pubblica è una battaglia di civiltà, per la tutela e l’accesso universale a un bene comune (così come sancito dall’Assemblea delle Nazioni Unite). Concetti incompatibili con ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita.

Con i referendum si è messa in discussione tutta la normativa attualmente vigente in tema di gestione del servizio idrico, a partire dal “decreto Ronchi” che ne vuole rendere definitiva la privatizzazione, ponendo un’imprescindibile questione di democrazia: le decisioni riguardanti la gestione di un bene essenziale alla vita non possono essere delegate ad alcuno, ma devono appartenere a tutti.

Questo atto rappresenta un primo passo verso una gestione democratica e partecipata che deve vedere tutti gli Enti Locali in prima fila per garantire il rispetto e la tutela di un vitale bene comune.

Sinistra Ecologia Libertà, da sempre partecipe e attenta alle istanze dei movimenti per l’acqua pubblica, esprime tutta la propria soddisfazione per l’approvazione dell’odg del Consiglio Comunale, rimarcando l’assoluta necessità di iniziare un percorso condiviso e competente con tutte le forze politiche, i comitati, le associazioni e i cittadini.

E’ inoltre importante affermare che, in caso di elezioni anticipate, la scadenza referendaria, attualmente prevista per la primavera 2011, verrebbe posticipata di un anno.

Aderiamo quindi all’appello dei Movimenti per l’Acqua Pubblica sollecitando tutte le forze politiche presenti in Parlamento che approvino al più presto un provvedimento di deroga a quanto previsto dalla Legge 352/1970, in modo da poter svolgere i referendum entro il 2011 (come è accaduto per il referendum sul nucleare del 1987).

Sinistra Ecologia Libertà
Federazione di Reggio Emilia

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