Siamo convinti che questo sia un anniversario molto importante per l’Italia e per i suoi cittadini. Per un Paese 150 anni sono nulla; l’Italia è una nazione politicamente giovane, ma con un’ unità effettiva antecedente.
Nasce con gli artisti del rinascimento, e con i grandi personaggi che hanno contraddistinto quest’epoca e che pur fra mille dialetti, si sono poi riconosciuti nella lingua di Dante, nei versi della Divina Commedia o fra le rime del Petrarca.
L’unità d’Italia è arrivata molto prima dell’Unità politica a congiungere una nazione e ad abbattere steccati campanilistici. Oggi che dovremmo guardare alla dimensione europea per parlare di futuro, qualcuno vorrebbe riproporre confini e campanili locali.
In quest’ottica riteniamo che sia importante dedicare un po’ di tempo a conoscere le nostre radici, la nostra storia, una storia che comincia all’inizio dell’800 e che si protrae fino al 1945 per continuare fino ai giorni nostri, perché è dalla conoscenza delle nostre radici che trarremo forza per affrontare il futuro.
Ci si può chiedere come mai un tema come questo possa appassionare una formazione di sinistra; ebbene questa è la nazione per la cui libertà sono morti nella guerra di liberazione migliaia di uomini e donne che volevano portare a termine quel grande ideale nato dai moti della prima metà dell’800 e pensati da tanti “italiani”ancora prima.
In un momento in cui il Risorgimento non va certo di moda, dove le divisioni tornano ad essere un elemento predominante, dove la Lega abbandona le aule istituzionali alle note dell’inno di Mameli, per rimarcare la sua voglia di divisioni, credo che il nostro compito sia quello di difendere questa nostra Nazione, una e indivisibile.
È strano che per far conoscere una pagina di storia importante e ridarci l’orgoglio di sentirci italiani, siano serviti maggiormente 40 minuti di un attore comico, piuttosto che tutto ciò che abbiamo imparato e presto dimenticato a scuola. Benigni ha fatto emozionare milioni di persone con il suo monologo sull’Unità d’Italia durante il Festival di Sanremo; credo che noi non riusciremo a fare altrettanto, ma mettiamo in campo tre competenti professori per 4 serate consecutive: il regalo che vogliamo fare a questa nostra Italia.
L'ITALIA S'E' DESTA? 4 incontri sulla nostra storia.
La costruzione della nazione, 1796-1913.
(martedì 29 marzo – prof. Martino Albonetti)
L'Italia Repubblicana, 1946-2011.
(martedì 5 aprile – prof. Martino Albonetti)
Ermanno Sangiorgi:un servitore dello stato tra brigantaggio e mafie nell'Italia post-Unitaria (1861-1900).
(martedì 12 aprile – prof. Ennio Grassi)
L'Italia nel tempo delle guerre totali, 1914-1945.
(martedì 19 aprile – prof. Pietro Albonetti)
Le serate si terranno nella sala del Consiglio Comunale del Municipio di Riolo Terme a partire dalle ore 21,00
SEL Valle del Senio
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